La Russia preme per allentare le sanzioni
La svalutazione del Rublo e la debole posizione economica, però, hanno avuto conseguenze per gli importatori ortofrutticoli in Russia. Proprio come per tutti gli altri prodotti d'importazione, i prezzi di frutta e verdura provenienti dall'estero stanno aumentando. Tuttavia, la difficile situazione economica in Russia non è una brutta notizia solo per i russi.
Il Cremlino ha incominciato una campagna di lobbying per convincere gli Stati membri dell'UE a non estendere le sanzioni. Se le sanzioni occidentali non dovessero essere aggravate, l'embargo potrebbe terminare a marzo.
La dogana bielorussa ha riportato di aver fermato prodotti per un valore di 11 milioni di euro al confine.
Pressioni russe per l'allentamento delle sanzioni
La Russia ha cominciato a fare pressioni sull'Europa per l'allentamento delle sanzioni europee. L'anno scorso, l'UE ha imposto sanzioni triple alla Russia, che si stanno avvicinando alla scadenza, fissata a marzo 2015. L'UE potrebbe estendere le sanzioni, cosa che la Russia sta tentando di evitare, cercando di influenzare gli Stati membri. Il Cremlino sta concentrando i suoi sforzi su Cipro, Italia e Ungheria e, secondo alcuni report, Italia, Grecia e Slovacchia sarebbero già convinte. La Repubblica Ceca continua ad esitare. Le sanzioni sono invece supportate da Gran Bretagna, Stati baltici, Polonia e Svezia, mentre Francia e Germania attendono gli sviluppi. Non è poi escluso che la Russia stia cercando di fare pressioni anche su Berlino.
Secondo il ministro russo all'agricoltura, la ricerca di nuovi fornitori per i prodotti boicottati ha avuto, nel complesso, successo. Tuttavia, il ministro ammette che le precedenti forniture potrebbero non essere sostituibili al 100%. I nuovi principali fornitori sono le ex repubbliche sovietiche, l'America Latina e l'Asia.
La dogana bielorussa ferma alcune partite di ortaggi
La dogana bielorussa ha riportato di aver controllato nelle ultime due settimane 56.000 camion e oltre 10.000 spedizioni in cerca di traffici illegali dall'UE. La dogana ha fermato 70 camion diretti in Russia che non soddisfacevano i requisiti. Per esempio, 18,4 tonnellate di cavolo cinese erano prive di certificati fitosanitari e 20,6 tonnellate di funghi surgelati riportavano nei documenti false informazioni sul destinatario. Complessivamente, la Bielorussia stima di aver fermato frutta e verdura per un valore di 11 milioni di euro.
La Polonia vuole esportare in Azerbaigian
Intanto, la Polonia è ancora in cerca di nuovi mercati in cui esportare. Dopo che alle mele polacche è stato concesso di entrare a Singapore e in Canada, la nazione sta lavorando all'accesso nei mercati vietnamita, cinese e indiano. La Polonia mira anche all'Azerbaigian, viste le molte opportunità. Una missione commerciale ha visitato Baku per discutere di commerci.
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