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Secondo gli americani, la pazienza e' la prima virtu' per esportare in Italia

Vuoi esportare in Italia? allora armati di... pazienza. Questo in sintesi il consiglio che l'US Department of Agriculture (USDA) fornisce nel suo ultimo rapporto sul retail e sulla distribuzione italiana (cfr. articolo correlato su FreshPlaza).

Gli importatori
Sono la chiave - si legge nel rapporto - per fare business in Italia. Sanno come muoversi nel processo d'importazione e possono impegnarsi direttamente con i rivenditori alimentari italiani. Trattandosi di un'attività specializzata, gli importatori sono in grado di 'navigare' tra gli ostacoli della legislazione italiana ed europea.

Partire a piccoli passi
Per ogni prodotto - consiglia l'USDA - cominciate esportando in Italia piccoli bancali o casse e mettetevi il cuore in pace: potrebbero volerci mesi, se non anni prima che un importatore sia pronto a ordinare interi container. Gli italiani danno molta importanza al costruire prima la fiducia per poi consolidare un rapporto commerciale. L'ingresso sul mercato del retail italiano richiede pazienza.



L'etichettatura
Siate disposti a soddisfare i particolari requisiti di etichettatura UE.

Le festività
Luglio e agosto - continua il rapporto - non sono buoni mesi per commerciare con l'Italia, dal momento che la maggior parte delle imprese sono chiuse per ferie. Idem per il periodo di Natale e Capodanno.

Le opportunità
L'Italia è uno dei maggiori mercati di destinazione per la frutta a guscio statunitense. Nel 2013 le esportazioni verso l'Italia di questi prodotti hanno raggiunto i 186 milioni di dollari. Per la maggior parte si trattava di mandorle, ma pure noci, nocciole e pistacchi.