Pare però che i giovanisnobbino quest'ortaggio, per non parlare dei bambini che proprio lo rifiutano, perché troppo amaro. "E' un ortaggio per anziani, se possiamo dire così, perché va pelato e cotto. Le nuove generazioni non lo conoscono o non lo apprezzano a causa del retrogusto amarognolo", racconta a FreshPlaza Giuseppe Cazzoletti, uno dei pochi produttori - 5 per l'appunto - che coltivano la radice amara in Nord Italia.
La Società Agricola Cazzoletti Giacomo e figli ha sede a Mairano, in provincia di Brescia, e si occupa di prodotti ortofrutticoli dal 1860. Coltiva su un'ottantina di ettari referenze invernali come verze, zucchine, zucche, e, soprattutto, meloni certificati De.C.O., Denominazione comunale di origine, di tutte le tipologie, dal liscio al retato. Per creare una rotazione delle colture, la Cazzoletti produce anche mais. Inoltre possiede un distaccamento a circa 4 km dalla sede centrale, che annovera ulteriori 30 ettari.
Le radici amare, certificate De.C.O. e commercializzate con la nomenclatura "Radici di Mairano", rappresentano un prodotto di nicchia per l'azienda: sono coltivate su circa 6 ettari e si vendono a supermercati, industrie, commercianti, grossisti, ortomercati nazionali, Nord Italia in particolare.
"L'export non conviene - continua Giuseppe - anche perché fuori dall'Italia l'ortaggio è poco conosciuto. Proprio quest'anno dovevamo tentare di entrare nei mercati ucraino e russo, ma l'embargo ha bloccato tutto".
"In più si tratta di un articolo che non offre innovazioni o su cui si possa investire, perché quando la produzione è poca, e la domanda pure, ci si pensa due volte a impegnare del denaro. Anno dopo anno, i consumi sono in diminuzione, sempre più velocemente; si semina sempre meno e si vende quindi sempre meno. Siamo, però, alla ricerca di partner per lo sviluppo produttivo e commerciale delle radici amare".
"Bisogna attivare un certo interesse intorno a questo prodotto, poiché, come dicevo prima, la radice necessita di pelatura e cottura per essere consumata e spesso non si ha il tempo di dedicarsi a queste operazioni. Gli stili di vita e i ritmi delle famiglie sono cambiati negli anni, riducendo lo spazio del cucinare - spiega Giuseppe - Essendo inoltre un articolo di basso consumo è difficile che le industrie investano nella produzione di radici di IV gamma, con linee di lavorazione ad hoc. Potrebbe essere un'idea, però. Più concreto forse sarebbe puntare sui benefici salutari che l'ortaggio offre".
Le Radici di Mairano De.C.O. della Cazzoletti vengono confezionate principalmente in vassoi da 1 kg; per ristoranti e industria del trasformato il prodotto è disponibile sfuso in casse da 9 kg.
"La campagna orticola, in generale, è un po' in sofferenza rispetto allo scorso anno. Dopo aver perso circa 200 tonnellate di melone a causa del maltempo (50 giorni di pioggia in estate che hanno avuto effetti anche a livello economico), pensavamo di difenderci con le produzioni invernali, ma così non è: oggi (per chi legge, 10 dicembre 2014, NdR) è il primo vero giorno di freddo. I consumi non reagiscono e rispetto allo scorso anno parliamo di un 30% in meno, sia in termini di rese che di commercializzazione. Speriamo in un 2015 più raggiante, con una primavera mite e un'estate calda che permettano di seminare e trapiantare senza alcun problema. Il nostro obiettivo è di migliorarci nel comparto melone, in cui siamo maggiormente specializzati in termini di volumi e rete di clienti".
Contatti:
Giuseppe Cazzoletti
Cell.: (+39) 347 7210558
Società agricola Cazzoletti Giacomo e figli
Via Roma 59 - Mairano (BS)
Tel./Fax: (+39) 030 975197
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