E' proprio nelle difficolta' che emerge il meglio: il caso del pomodoro di Pachino
Si tratta di un'iniziativa di Bayer CropScience (con il patrocinio di ASA, Unaproa e Accademia dei Georgofili) volta a far conoscere come nasce quello che mangiamo e valorizzare le grandi colture italiane frutto dell'innovazione di ieri e di oggi.
I video sono una risorsa "open source" anche per i produttori ortofrutticoli, che possono utilizzarli ai propri fini promozionali e di comunicazione al largo pubblico! (per maggiori informazioni scrivere a [email protected])
Perché il pomodoro di Pachino è così buono?
Dal colore rosso intenso, questo pomodorino (protetto dal 2003 dal marchio IGP) deve il suo sapore inconfondibile alla terra in cui cresce, Pachino, un paese all'estremo Sud della Sicilia, dove il clima, il terreno e l'acqua, "stressano" le piante di pomodoro facendo produrre loro frutti più piccoli ma più ricchi di sostanze nobili.
L'origine di questa varietà non è italiana: il pomodoro di Pachino, infatti, è nato nel 1989 da ricercatori israeliani, mediante l'incrocio tra antiche varietà di pomodoro nostrano, proprio per ottenere una cultivar in grado di prosperare in condizioni estreme.
Clicca sul tasto Play per il video divulgativo:
Insomma, nel video l'agronomo Duccio Caccioni ci svela tutti i segreti di un pomodoro cui tocca una vita piuttosto "ardua": ma è proprio dalle difficoltà che nasce il meglio!
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