Si apre oggi a Rotterdam il primo Forum EU FRESH INFO sugli sviluppi internazionali nel settore ortofrutticolo
Il Forum si articola in due giornate: oggi 3 dicembre sono previste presentazioni, panel di discussione e di confronto sui temi della gestione dell'informazione, la coltivazione, il commercio, la logistica e la distribuzione al dettaglio nel settore ortofrutticolo e le relative innovazioni più avanzate.
Successivamente, i partecipanti al Forum di sposteranno presso il recentemente inaugurato Markthal di Rotterdam per un evento di networking.
L'immenso mercato coperto Markthal di Rotterdam.
Nella giornata del 4 dicembre, si svolgeranno tavole rotonde e workshop con i partecipanti dei diversi gruppi di lavoro e con la condivisione di progetti e informazioni su quanto sta accadendo nei campi dell'innovazione, standardizzazione e information technology.
Successive informazioni saranno diffuse attraverso il sito web e la newsletter di FreshPlaza, media partner dell'evento.
Tra i vari temi in discussione, oltre al ruolo dell'informazione lungo la filiera ortofrutticola (leggi qui) e alle nuove modalità di relazione con i clienti consumatori (leggi qui), si parlerà anche di etichettatura insieme a Jane Proctor della PMA-Produce Marketing Association canadese.
Jane spiega: "Frutta e verdura vengono commercializzate sul mercato internazionale, pertanto risulta importante impiegare etichette standardizzate. Senza uno standard, ogni paese e ogni mercato sviluppa le sue proprie etichette, rendendo il mercato dei beni deperibili molto meno efficiente di quanto potrebbe essere".
Il PLU-code, caratteristiche e limitazioni
Molti singoli prodotti dispongono di un codice PLU (Price Look-Up). Si tratta di uno standard internazionale che fornisce informazioni sul prodotto. Il codice consiste in 4 cifre comprese tra 3000 e 4999 sebbene una recente decisione dell'IFPS (International Federation for Produce Standards) ha ampliato il range dei numeri utilizzabili; pertanto in futuro si utilizzerà sul mercato un codice di 5 cifre che cominciano con il numero 8. Tale codice indica la tipologia di prodotto e, in molti casi, anche la varietà. Se un prodotto deriva da agricoltura biologica, il codice PLU viene preceduto dal numero 9.
Jane Proctor precisa: "Di norma, il PLU-code viene apposto sul prodotto per i mercati di destinazione che utilizzano questo standard nel canale retail, come ad esempio Gran Bretagna, Stati Uniti, Nuova Zelanda, Australia, Norvegia e presto anche il Messico. Ciò tuttavia non significa che il PLU-code venga utilizzato nella distribuzione al dettaglio di ogni paese, anche se sempre più nazioni, come in Sud America, hanno progetti per l'implementazione di questo standard".
Ai fini della tracciabilità, tuttavia, il codice PLU appare ancora troppo generico, in quanto ad esempio non consente l'identificazione della compagnia, o di uno specifico lotto, ma solo del prodotto. "La tracciabilità - osserva Jane - si perde completamente nel momento in cui una cassa di merce viene svuotata e il prodotto viene posto sugli scaffali di vendita. Per questo sarebbe meglio passare alla nuova simbologia di codice a barre, la GS1 DataBar, utile anche nei casi di ortofrutticoli sfusi; anche se ancora consente solo l'identificazione della compagnia e della referenza, mentre non abbiamo abbastanza numeri per ottenere informazioni aggiuntive, ad esempio su chi è responsabile per la qualità del prodotto.E' degno di nota il fatto che esista una crescente implementazione dello standard GS1 ma che nel segmento sfuso il codice PLU viene ancora utilizzato come informazione leggibile dalle persone".
Per iscriversi al forum EU Fresh Info, che si tiene a Rotterdam il 3 e 4 dicembre 2014, e ascoltare quanto avranno da dire Jane Proctor e gli altri relatori presenti, vai su: www.frugicom.nl/EUforum.
FreshPlaza è media partner dell'evento.
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