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I camion lituani non possono entrare in Russia

I russi utilizzano il 40% delle entrate familiari per l'acquisto di cibo

La Russia ha limitato il transito dei prodotti provenienti dalla Bielorussia e destinati al Kazakistan. Questa transazione è possibile solo attraverso alcuni specifici posti di blocco. Secondo i russi, sono troppe le partite che finiscono sul mercato russo. La Macedonia ha avviato un'indagine sulle riesportazioni; la Russia sospetta che la nazione esporti nel proprio territorio prodotti europei. E al confine con la Lituania sono stati fermati dei camion con targhe del Paese baltico.

La Spagna ha comunicato di aver richiesto un ampliamento della normativa di risarcimento alla Commissione Europea. Secondo le previsioni, in Russia la spesa per gli alimenti sarà superiore: secondo gli esperti infatti sarà destinato all'acquisto di generi alimentari il 40% delle entrate familiari.

Norme più rigide per la Bielorussia
Il servizio fitosanitario russo ha inasprito i controlli sulle esportazioni alimentari della Bielorussia. Secondo il servizio, sono state esportate 11.000 tonnellate di frutta e verdura europea dalla Bielorussia al Kazakistan, le cui tracce si sono perse in Russia. Secondo quest'ultima, si tratta di oltre il 10% delle esportazioni totali della Bielorussia. Il rifornimento dalla Bielorussia al Kazakistan è possibile esclusivamente attraverso degli speciali posti di blocco dei russi.

La Macedonia indaga sulle riesportazioni
Il governo macedone ha indetto un'indagine in risposta alla Russia, che sospetta che il paese effettui delle riesportazioni illegali. Verranno passate al vaglio tutte le informazioni riguardanti le riesportazioni. Secondo il governo, nel caso fossero riscontrate delle violazioni, le aziende e i soggetti coinvolti dovranno presentarsi in tribunale.

La Spagna vuole includere più prodotti nel risarcimento europeo

Il ministero spagnolo dell'Agricoltura ha confermato di aver richiesto alla Commissione Europea l'ampliamento della lista dei prodotti ammessi per il risarcimento. Il ministro ha invitato ad includere nella lista soprattutto melanzane, zucchine, limoni, cachi e melagrane. Fino ad ora, la Spagna ha ottenuto 6 milioni di euro per l'eliminazione dal mercato di 381 tonnellate di pomodori, 1.581 ton di peperoni, 125 ton di cetrioli e 9.580 ton di agrumi.

I russi riservano il 40% del proprio reddito agli alimenti
Sebbene i russi, attualmente, riservino il 36% delle proprie entrate all'acquisto di generi alimentari, gli esperti prevedono che questa percentuale aumenterà fino al 40%. Da un'indagine risulta che questo valore è nettamente superiore a quello di altre nazioni europee. In Germania, Italia, Regno Unito, la percentuale è tra il 12 e il 13%, in Polonia e Turchia è del 23%. Secondo la stessa indagine, il 20% delle entrate viene impiegato per l'acquisto di alimenti importati, il 40% per la frutta e il 25% per le verdure. Sempre più russi scelgono i discount per fare la spesa. Negli ultimi mesi, i discount hanno assistito ad un incremento del proprio fatturato.

L'Iran conclude un accordo commerciale
Negli ultimi mesi, Iran e Russia hanno negoziato per un accordo commerciale. Dall'embargo, la Russia sta tentando di sostituire una parte dei prodotti boicottati con quelli dell'Iran. Secondo l'ambasciatore iraniano in Russia, concluso l'accordo, i commercianti iraniani possono esportare i loro prodotti nella nazione.

I camion lituani non possono entrare in Russia
Lo stato baltico accusa la Russia di aver bloccato alcuni camion. I trasporti verso la Russia sono una parte importante dell'economia della Lituania; il settore è uscito relativamente indenne dalla guerra economica tra Europa e Russia, ma sarebbe ora di dare un taglio a tutto questo. I camion con targa lituana vengono allontanati dal confine con Kaliningrad. Il ministero russo dei Trasporti non ha reagito in alcuna maniera alle accuse.

La richiesta dell'Ucraina per i prodotti surgelati si è dimezzata

Secondo i dati di Fruit-Inform, in Ucraina, la richiesta per la frutta e verdura surgelata è nettamente diminuita rispetto all'anno scorso. Secondo i produttori ucraini, la richiesta si è quasi dimezzata, a causa dell'incremento del prezzo dei prodotti e della diminuzione del potere d'acquisto degli ucraini. Per i prodotti difficili da trovare freschi, il calo è stato meno significativo. A causa di una produzione inferiore di mirtilli, anche le esportazioni di questi piccoli frutti surgelati sono diminuite.

Il governo egiziano è positivo riguardo le esportazioni
Secondo il ministero egiziano dell'Agricoltura, la nazione è pronta ad esportare 65 prodotti agricoli in Russia. Il governo ha collaborato con la Federazione russa per far sì che le referenze soddisfacessero i requisiti. Secondo l'Egitto, la nazione può esportare 65 prodotti senza determinare conseguenze negative per il mercato interno.

Aumentano le esportazioni turche in Russia
Secondo il servizio statistico turco, a settembre di quest'anno, le esportazioni verso la Russia ammontavano a 412,2 milioni di euro, un aumento dell'8% rispetto al mese di agosto. Tuttavia, rispetto allo stesso periodo di un anno fa, è stata registrata una riduzione del 13,3%.

Le esportazioni di frutta in Russia sono aumentate del 21,2%, passando dai 38 milioni di euro di agosto, a circa 48 milioni di euro di settembre. Le esportazioni di ortaggi sono aumentate da 707.470 euro di agosto a circa 3 milioni di euro di settembre. Inoltre, va detto che le esportazioni registrate ad agosto sono state estremamente basse visto che negli altri mesi dell'anno le esportazioni non sono mai scese al di sotto dei 3 milioni di euro.

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Testo e traduzione FreshPlaza. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: