Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Domanda in ripresa nel breve termine

Spagna: crollati del 35% i prezzi dei cachi in appena due settimane

Dalla settimana 43 alla 45 del 2014, la varietà di cachi spagnoli Rojo Brillante, la più comune sul mercato, ha manifestato uno slittamento del prezzo all'origine da 0,70 Euro al kg a 0,44 Euro al kg, secondo i dati forniti dall'Agro-Food Price Observatory di Valencia, il più grande produttore di cachi della Spagna. Malgrado ciò, secondo il presidente dell'Associazione spagnola dei Cachi, Vicente Masià, "la richiesta comincia a riprendersi".

Tra le tante ragioni della flessione, si segnala il fatto che i prezzi sono influenzati dall'abbondanza di calibri piccoli dovuti all'effetto della siccità durante la fase di formazione dei frutti, oltre alla presenza di volumi maggiori di frutti di seconda categoria, reduci dalle grandinate sofferte durante l'estate e all'inizio della campagna.

"La Russia è un mercato dove i cachi di calibro piccolo venivano venduti facilmente; tuttavia, con il divieto delle esportazioni verso questa nazione, i mercati tradizionali hanno dovuto assorbire i frutti piccoli e i prezzi ne hanno risentito", ha riferito Vicente Masià, aggiungendo che in ogni caso la richiesta dalla Russia era rilevante solo a partire dal mese di gennaio.

Masià ha affermato che "a questo punto della stagione, la frutta soddisfa sempre di più le condizioni ideali per essere immagazzinata nelle celle, in modo che i commercianti possano ritardare la vendita dei loro prodotti e avvertire meno pressione durante il resto della campagna, approfittando del fatto che è previsto che la richiesta aumenti una volta che le temperature diminuiranno".

Al contempo, i cachi sono già pronti per essere spediti verso mercati lontani, dove quest'anno, a causa dei provvedimenti adottati dalla Russia, "prevediamo che le spedizioni di container aumenteranno verso nazioni extra-UE come Stati Uniti, Canada o Brasile, oltre che i mercati asiatici e mediorientali", ha concluso Masià.

Testo e traduzione FreshPlaza. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: