Sembra una versione spiritosa della storia di Davide e Golia e invece è proprio quanto sta accadendo negli Stati Uniti, dove il colosso Unilever (un fatturato da 64 miliari di dollari l'anno e vendite in quasi 200 paesi del mondo) proprio non ha potuto tollerare il lancio sul mercato di un prodotto alternativo alla maionese, ottenuto senza uova - sostituite da piselli gialli - che piace al pubblico e agli chef, conquista fette di mercato e risponde perfettamente all'esigenza di cambiare radicalmente la (pessima) dieta degli Americani.
Il nuovo prodotto in questione, creato dalla start-up Hampton Creek si chiama "Just Mayo" e sta minacciando da vicino le quote di mercato della marca di maionese della Unilever, la Hellman's.
Unilever accusa il brand "Just Mayo" di utilizzare impropriamente il nome "maionese" e di mostrare nella sua etichetta la figura di un uovo (il disegno mostra in realtà una pianta di piselli che 'rompe' la silhouette bianca di un uovo). Ciò indurrebbe i consumatori in errore e pertanto la versione vegetale della maionese farebbe concorrenza sleale alla vera maionese.
"Just Mayo" violerebbe anche la definizione di "maionese", così come appare nelle linee guida della FDA-Food and Drug Administration, le quali però (come osservato da alcuni) risalgono al 1957 e forse necessiterebbero di un aggiornamento.
La posta in gioco non è da poco: basti pensare che proprio la maionese è il condimento più largamente utilizzato dalla popolazione USA, con un giro d'affari di 2 miliardi di dollari e abbondantemente al primo posto anche sul popolare ketchup!
Andamento del mercato dei principali condimenti utilizzati negli Stati Uniti.
Nel commentare la notizia della causa legale, il fondatore della Hampton Creek, Josh Tetrick, si è dichiarato sorpreso che proprio Unilever, che sta promuovendo un nuovo programma di sostenibilità, si sia scagliata contro una piccola start-up innovativa. "Abbiamo consultato i nostri legali prima di creare il brand Just Mayo e non sono emerse problematiche di sorta; anche un'altra ditta che si sta facendo strada con una maionese alternativa, priva di uova, ha chiamato il suo prodotto Mindful Mayo".
"Ritengo che la causa legale in corso sia sintomatica di un problema ben più grande, nel settore del food, rispetto a quello una presunta pubblicità ingannevole: quanto accaduto ci indica che sono necessari dei cambiamenti nel nostro sistema di produzione del cibo in generale e che dobbiamo trovare modi nuovi per risolvere gli impatti ambientali e salutistici di ciò che mangiamo".
Siamo perfettamente d'accordo con lui.