L'embargo russo rimescola le carte dei commerci ortofrutticoli internazionali
Putin ha criticato la decisione dell'Ucraina di isolare economicamente l'est separatista e filorusso del Paese definendolo un "grave errore", in quanto separa di fatto quei territori dal resto dell'Ucraina. Da parte sua, il presidente USA Barack Obama ha ribadito che sarà il primo a mettere fine alle sanzioni contro la Russia se Putin prenderà una strada diversa per risolvere la crisi in Ucraina, nel rispetto della sovranità e del diritto internazionale.
In aumento i prezzi delle pere a San Pietroburgo
A causa della posizione sfavorevole del Rublo, i prezzi delle pere sono aumentati vertiginosamente a San Pietroburgo. Nelle ultime due settimane, si sono registrati aumenti del 15%. La pere serbe hanno un costo per i russi che va da 1,31 a 1,55 Euro. Le pere marocchine presentano lo stesso andamento.
Prezzi altalenanti a Perm
Nella regione di Perm, nella Russia centrale, i prezzi dell'ortofrutta sono cambiati considerevolmente nell'ultimo mese. Cavoli, patate, barbabietole, carote e aglio erano meno cari mentre il prezzo di pomodori, cetrioli e cipolle è aumentato rispettivamente del 54, 64 e 6,6%. Anche banane e uva sono diventate più costose (del 4,8 e 3,7%). Il prezzo dei limoni è sceso del 34,8% e arance e pere costano il 3% in meno.
L'Adighezia vuole commerciare con la Siria
Il governo dell'Adighezia, repubblica autonoma della federazione russa, intende avviare commerci con la Siria. I ministri responsabili di entrambe le repubbliche si sono incontrati per discutere i termini: l'Adigheziavuole esportare prodotti quali olio di semi di girasole e importare ortofrutta siriana.
Mosca ospita il Festival dell'Export marocchino
Dal 6 al 20 novembre 2014 ha luogo a Mosca il 'Morocco's Grand Export Festival', organizzato da Maroc Export. Durante l'evento i prodotti marocchini saranno introdotti in Russia grazie alle 26 aziende partecipanti.
Il Pakistan vede opportunità in Russia
Gli esportatori pakistani vedono delle possibilità in Russia. I principali prodotti di esportazione del Pakistan sono mandarini e patate. La nazione ha intenzione di ottenere una quota di mercato del 5-10%. Gli esportatori hanno previsto che le esportazioni di mandarini aumenteranno del 15-20%. L'obiettivo è esportare 300.000 tonnellate di mandarini, su un raccolto potenziale di 2 milioni di tonnellate. La stagione delle esportazioni comincia a dicembre.
L'Iran vuole esportare di più verso gli Urali
Una delegazione iraniana si è recata in visita a Sverlovsk, negli Urali. Durante la visita, gli iraniani hanno comunicato di voler incrementare le esportazioni di almeno il 20%. La delegazione iraniana, proveniente dalla regione di Hamadan, ha riferito di voler fornire frutta a guscio, meloni e frutta e verdura, per un volume complessivo di 5 milioni di tonnellate all'anno.
Ilministero iraniano dell'agricoltura ha comunicato che, complessivamente, la nazione è intenzionata ad esportare 800.000 tonnellate di agrumi, rimanendo autosufficiente per quanto riguarda le arance. Secondo il ministero, la nazione ha il potenziale di coltivare 2 milioni di tonnellate di arance all'anno.
Notevole incremento per l'export dalla Georgia
Negli ultimi due anni, le esportazioni della Georgia verso la Russia sono aumentate di sei volte, secondo quanto ha riferito il premier georgiano. In questi anni, le esportazioni complessive sono aumentate del 24%. Le esportazioni in Europa sono cresciute del 70%. Secondo la Georgia, la Russia è un mercato promettente. Nel 2012, le esportazioni di verdure sono aumentate del 53% e quelle della frutta del 91%. I confini russi erano chiusi già da anni; tuttavia, dal 2013, le esportazioni in Russia sono diventate nuovamente possibili. Dopo l'imposizione delle sanzioni contro l'Occidente, le relazioni commerciali tra Georgia e Russia sono migliorate.
Ovviamente, l'embargo russo sta scompaginando gli assetti dei commerci ortofrutticoli nel resto dei Paesi che in precedenza trovavano il loro sbocco naturale proprio in Russia. Le conseguenze sono svariate, eccone alcune:
La Polonia ottiene accesso per le sue mele nel mercato di Singapore
Le mele polacche saranno per la prima volta disponibili a Singapore grazie a una campagna portata avanti dall'Ambasciata polacca in collaborazione con l'Autorità per gli Alimenti e la Veterinaria (AVA) e con l'Associazione Importatori ed Esportatori di Prodotti Ortofrutticoli di Singapore, che hanno permesso agli esportatori polacchi di entrare in contatto con le aziende locali.
Il risultato è un primo ordine di 120 tonnellate di mele. La cosa più importante per i produttori polacchi è che a Singapore si preferiscono frutti piccoli, dolci e succosi, e che con questi nuovi contatti il Paese asiatico rappresenta una grande opportunità anche per altri prodotti ortofrutticoli della Polonia.
Secondo le normative di Singapore, le mele importate devono soddisfare particolari requisiti fitosanitari, e quindi gli imprenditori di Singapore dovranno ottenere le licenze richieste. I controlli e i test di laboratorio saranno effettuati in modalità random da AVA e sarà analizzata anche la presenza di parassiti quali Anastrepha obliqua, Anastrepha fraterculus, Anastrepha ludens, Bactrocera tryoni, Ceratitis rosa, Ceratitis capitata, Chrysomphalus aonidum e Quadraspidiotus perniciosus. Inoltre frutta e verdura non dovranno contenere tracce di pesticidi proibiti o superare determinati limiti di residui e sostanze chimiche tossiche, come determinato nella normativa specifica.
Nel frattempo, i coltivatori polacchi di cipolle, cavoli e mele stanno ricevendo un aiuto per i bassi prezzi di vendita causati dall'embargo russo. Alla richiesta del locale ministero dell'agricoltura, il governo polacco ha acconsentito ad un supporto extra per i coltivatori che hanno dovuto affrontare perdite causate dalla chiusura dei confini russi. Il sostegno economico è stato organizzato in modo da non necessitare dell'approvazione da parte della Commissione Europea. I coltivatori di cipolle e cavoli possono richiedere 106,42 Euro per ettaro, mentre i coltivatori di mele otterranno 189,09 Euro per ettaro. I produttori potranno ricevere fino ad un massimo di 15.000 euro.
La Romania abbassa l'IVA sugli ortofrutticoli
Il governo romeno ha comunicato di avere intenzione di abbassare l'IVA sugli ortofrutticoli per l'anno prossimo. In questa maniera, il governo vuole sostenere il settore. L'agricoltura è un motore di crescita economica per la nazione, e quest'anno, la produzione registrerà un aumento. L'imposizione di un'aliquota IVA inferiore sul pane è stata di successo, quindi ora seguiranno anche ortofrutticoli e carne. Inoltre, il governo vuole incrementare i consumi tramite l'utilizzo di campagne promozionali.
Uva da tavola e mele moldave inviate in Regno Unito
La Moldavia sta negoziando con il Regno Unito per guadagnarsi l'accesso sul mercato inglese. L'ambasciatore inglese ha incontrato il direttore dell'Ente Nazionale per la Sicurezza Alimentare (ANSA) e il mese scorso,una delegazione ANSA si è recata a Londra. La Moldavia vuole esportare uva da tavola e mele verso il Regno Unito. ANSA ha evidenziato gli sforzi in atto per soddisfare tutti i requisti e riceverà anche il supporto del Regno Unito nell'attuazione delle norme.
Per la Moldavia, la diversificazione dei mercati èmolto importante, al momento, e spiragli giungono anche dall'India, dove l'aziendaBaboobhai Patel si è detta interessata a mele, susine, pesche e vino moldavo. L'azienda indiana lavora insieme a diverse ex Repubbliche Sovietiche e ora mostra interesse nei prodotti moldavi. L'azienda indiana è in cerca di possibili partner e sono stati discussi i requisiti e le regole.
Testo e traduzione FreshPlaza. Tutti i diritti riservati.