Il 2014 premia il Consorzio pomodoro di Pachino IGP
Oltre 5.000 tonnellatedi pomodoro di Pachino certificato IGP con un trend al rialzo per il costoluto, che fa segnare un aumento di più del 10%; importanti riscontri di interesse dal nord Europa, con contatti che si intensificano con la Germania e altre zone oltralpe.
Riconoscimenti che provengono dal mondo dei food blogger, che quest'anno hanno aderito alla campagna lanciata dal Consorzio, dedicando delle ricette in esclusiva alle nostre varietà costoluto, ciliegino e tondoliscio. Una grande accoglienza nel mondo della ristorazione gourmand, con la presenza a manifestazioni regionali come "Cibo Nostrum" e nazionali come "Cibus", dove il Consorzio ha stretto una partnership con un importante caseificio emiliano. La partecipazione ad alcuni Festival dell'Aicig per fortificare la presenza all'interno del circuito dei Consorzi di valorizzazione; ma anche il riconoscimento, in sede legale, della tutela nei confronti dei produttori con la sentenza che invalida la costituzione della riserva dei Pantani della Sicilia Sudorientale.
"Sono risultati importanti per due motivi: anzitutto si tratta di dati evidenti e di risultati certificati e non di supposizioni. Inoltre la loro validità non è concentrata solo su un'area tematica, ma abbraccia tanti aspetti, dal campo del brand a quello della certificazione IGP - spiega il Presidente del Consorzio IGP Sebastiano Fortunato - E, come tutti i dati, sono incontrovertibili."
"Ci spiace purtroppo che questi dati non siano spesso utilizzati come patrimonio comune per rilanciare anche l'immagine turistica ed economica del territorio - aggiunge Salvatore Chiaramida, Direttore del Consorzio - Vorremmo ad esempio avere l'occasione per discuterne personalmente con il docente Biagio Fallico, di cui apprendiamo la visita a Pachino per un presunto seminario sul pomodoro IGP a cui non siamo stati invitati. Vorremmo capire quali sono i dati su cui Fallico poggia la teoria di calo del nostro prodotto e soprattutto se e come la stampa verifica tali notizie prima di pubblicarle."
"Vorremmo ricordare che il pomodoro IGP di Pachino rappresenta non solo il comparto agricolo d'eccellenza del sud-est, ma soprattutto l'economia di moltissime famiglie e produttori che non possono permettersi dichiarazioni filosofiche non fondate o giochi di strategie non meglio identificate – conclude il Presidente Fortunato - Inoltre grazie alla certificazione IGP, il nostro è un prodotto di filiera, il che significa garanzia per il consumatore e possibilità di accesso alla Grande distribuzione organizzata per le nostre aziende. Rispondiamo alle illazioni con i fatti e con i numeri. Siamo pronti a discutere con chiunque ne avesse di diversi."