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L'azienda pugliese prevede una buona chiusura di campagna

"Nicola Giuliano: "Domanda sostenuta e prezzi elevati spingono l'export di uva da tavola senza semi"

Si profila una campagna dell'uva da tavola pugliese più breve, ma remunerativa. "A parità di data, ci troviamo con molto meno prodotto disponibile rispetto all'anno scorso. Quantitativi minori arriveranno in Europa anche da Brasile e Perù, quindi ci aspettiamo una buona chiusura di campagna sia per l'uva da tavola seedless, di cui abbiamo terminato le raccolte, che per quella con i semi che continueremo a raccogliere fino a metà dicembre e oltre, se il tempo ce lo permetterà". Così Nicola Giuliano (in foto), proprietario insieme ai fratelli Vito e Giovanni dell'azienda Giuliano Puglia Fruit di Turi, in provincia di Bari, fa per FreshPlaza il punto della stagione commerciale dell'uva da tavola.

"Al momento registriamo una forte richiesta dai mercati anglosassoni, Regno Unito in testa, per Crimson e le altre varietà senza semi che risultano decisamente più remunerative. Ma si stima un 50% di produzione in meno. La minor quantità disponibile, poi, ci farà terminare la campagna con circa 20 giorni di anticipo".

"La scarsità di prodotto ovviamente non mette pressione agli operatori che, a loro volta, non hanno bisogno di spingere con le offerte - rileva il patron dell'azienda pugliese - Le forniture si mantengono regolari e non si dovrà neppure ricorrere all'esportazione nei Paesi più poveri per terminare le eccedenze di prodotto, visto che, appunto, non ci sarà surplus".



"Con gli ultimi stock di uve senza semi stiamo andando molto bene in Germania, Austria, Regno Unito, dove riforniamo principalmente la Grande distribuzione organizzata, e soddisfazioni arrivano anche dai mercati di Belgio, Paesi Bassi e Francia, dove serviamo l'ingrosso. In questi giorni abbiamo iniziato a spedire prodotto in Spagna, ma resta buona anche la richiesta in Italia".



La questione russa
"L'impatto dell'embargo è stato psicologicamente molto forte - spiega Giuliano - ma, nella sostanza, il mercato dell'ortofrutta fresca deperibile è come un sistema a vasi comunicanti: i Paesi che ora possono rifornire la Russia hanno evidentemente liberato altri mercati, dato che ormai anche il mondo dell'ortofrutta è diventato piccolo".

"I fondi previsti dall'Unione europea a beneficio dei prodotti colpiti da embargo non serviranno a nessuno perché saranno talmente polverizzati da non poter incidere sul bilancio di nessuna azienda. A me, poi, gli aiuti a pioggia non sono mai piaciuti, avrei preferito che quei 165 milioni di euro stanziati dall'UE fossero stati destinati ad allestire il porto di Taranto o quello di Bari per le spedizioni oltremare dei container. Potendo così usufruire di una struttura che ci permetterebbe di esportare con maggior semplicità verso tanti Paesi e che durerebbe tutta la vita, non solo il tempo dell'ennesima crisi".

Contatti:
Giuliano Puglia Fruit
SP 65 km 4,8
70010 Turi (BA)
Tel.: (+39) 080 4771540
Fax: (+39) 080 4771524
Email: [email protected]
Web: www.giulianopugliafruit.it