Tomato Day: presentati al Cibus Tec di Parma i dati mondiali della trasformazione del pomodoro da industria
Nel 2014, nel mondo, sono state trasformate circa 40 milioni di tonnellate di pomodoro. L'Italia, con 4,9 milioni di tonnellate di pomodoro trasformate, a fronte dei circa 68.000 ettari messi a coltura, rappresenta oltre il 12% della produzione totale mondiale ed il 55% della produzione europea.
Più della metà del pomodoro viene trasformato nel Distretto del Centro-Sud e il resto nel Distretto del Nord-Italia.
"A fronte di un incremento delle produzioni di pomodoro da industria,- ha dichiarato Marco Serafini Consigliere Delegato ANICAV, Associazione Nazionale Industriali Conserve Alimentari Vegetali per i rapporti con le Organizzazioni Internazionali - l'industria conserviera italiana, per mantenere alti gli standard qualitativi, ha registrato una minor resa industriale, sia nel bacino produttivo del Nord che in quello del Centro-Sud."
In Italia operano 120 aziende di trasformazione, di cui circa 80 localizzate nel Centro Sud e le restanti 40 nel bacino del Nord, con una presenza, in tale distretto, sia di imprese private che di aziende cooperative di autotrasformazione. Il fatturato totale 2013 del comparto ammonta a circa 3 miliardi di euro.
Il consumo italiano di pomodori trasformati è di circa 35 Kg pro-capite, quindi solo poco più di 2 milioni di tonnellate di derivati del pomodoro (circa il 40%) sono destinati al mercato interno, mentre il resto della produzione italiana (60%) è destinato alle esportazioni sia verso l'Europa (Germania, Francia, Regno Unito) che verso altri Paesi (tra cui USA, Giappone, Australia), con un valore dell'export pari a circa 1,4 miliardi di euro.
Le esportazioni nel Distretto di Nocera, che rappresenta il principale distretto italiano del pomodoro trasformato, superano il 70%.
L'Italia è leader mondiale nella produzione di derivati del pomodoro per il retail (vendita al dettaglio), partendo dalla tradizione dei pomodori pelati in scatola e dei concentrati, passando per l'invenzione, tutta italiana, delle polpe di pomodoro, fino ai più moderni sughi pronti.
"Proprio per la grande e storica vocazione all'export che caratterizza il settore della trasformazione del pomodoro da industria e per ricordare che fu in occasione dell'Esposizione Universale di Parigi del 1867 che Francesco Cirio presentò ufficialmente il suo metodo di conservazione in barattoli di banda stagnata, che ancora oggi rappresenta il contenitore più utilizzato per i derivati del pomodoro, l'Anicav ha lanciato il tema "Il filo rosso del Pomodoro - L'EXPO-rt ci lega al mondo" per l'Assemblea pubblica" – dichiara Giovanni De Angelis, Direttore di ANICAV.
L'Assemblea pubblica dell'ANICAV si svolgerà a Napoli, presso Città della Scienza, venerdì 28 novembre, alla presenza, tra gli altri, del Presidente dell'ICE, Riccardo Monti, del Vice Ministro allo Sviluppo Economico con delega all'internazionalizzazione e alla promozione, Carlo Calenda e del Vice Ministro alle Politiche Agricole con delega alla tutela della qualità e alla repressione delle frodi dei prodotti agroalimentari, Andrea Olivero.
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L'ANICAV, Associazione Nazionale Industriali Conserve Alimentari Vegetali (derivati del pomodoro, legumi e frutta, sottaceti e sottoli), con sede a Napoli, è la più importante Associazione del pomodoro da industria.
L'ANICAV associa 110 aziende, localizzate in 12 regioni, con una maggiore presenza nel bacino del pomodoro del Centro Sud, le quali rappresentano l'80% delle aziende italiane private del settore della trasformazione del pomodoro e la quasi totalità delle aziende di trasformazione dei legumi.