La spesa, a valori correnti, risulta aver subito una flessione dello 0,4% rispetto allo stesso periodo del 2013, per una corrispondente contrazione in volume dello 0,7%.
A determinare la contrazione della spesa è l'aggregato dei generi alimentari, che subisce un taglio dello 0,6%, mentre quello delle bevande segna una crescita dell'1,5% rispetto al valore dei primi otto mesi del 2013. Alla flessione dei volumi, invece, contribuiscono entrambi i gruppi, in misura superiore le bevande (-1,1%), rispetto ai generi alimentari (-0,5%).
Sebbene la flessione della spesa si vada attenuando, è necessario tener presente che il confronto viene effettuato con il 2013 che è stato, finora, l'anno peggiore per i consumi delle famiglie italiane, con una contrazione della spesa del 3,1% e dei volumi dell’1,3%.
Nei primo otto mesi del 2014 contribuiscono all’attenuazione del calo degli acquisti domestici le carni e i salumi, i derivati dei cereali, i dolciumi, gli oli e grassi vegetali e infine i prodotti ittici. In controtendenza negativa, i consumi di ortofrutta e latte e derivati.
Non arriva infatti la ripresa dei consumi di prodotti ortofrutticoli, che nei primi 8 mesi del 2014 perdono il 3,3% rispetto alla spesa e lo 0,8% rispetto ai volumi del periodo corrispondente del 2013.
Le contrazioni sono generalizzate a tutti i segmenti, sebbene il fresco risulti quello più penalizzato e dove a causa dell'attuale rallentamento dei prezzi il calo in valore risulta più importante di quello in volume. Più nel dettaglio, il calo della spesa è superiore per gli ortaggi (-4,3%) e più contenuto per la frutta e gli agrumi (-2,7%), mentre il lieve calo dei volumi è equivalente nei due segmenti (-0,6%).
I dati Ismea-GfK-Eurisko evidenziano come nei primi otto mesi del 2014 gli acquisti per il consumo domestico di frutta fresca siano rimasti invariati rispetto allo stesso periodo del 2013. La flessione dei prezzi medi al dettaglio di questa categoria di prodotti (-2,6%) ha determinato, quindi, una riduzione analoga della spesa.
L'analisi dei dati relativi al periodo luglio-agosto 2014 evidenzia una lievissima flessione degli acquisti (-0,2%), a cui è corrisposta una riduzione del 3% della spesa, complice la riduzione dei prezzi al dettaglio. Con riferimento ai principali prodotti, nel periodo luglio-agosto 2014 si è verificato un considerevole incremento delle vendite di uve da tavola (+10,1%) su base annua.
I consumi sono stati fortemente influenzati dall'andamento climatico instabile che di fatto ha penalizzato gli acquisti di frutta tipicamente estiva. Sono diminuiti quelli di nettarine (-2,8%), pesche (-0,5%) e prugne (-0,5%); mentre sono aumentati gli acquisti di mele (+0,6%), pere (+2,2%) e kiwi (+2,8%).
Categoria segmento prodotto | Var.% 13/12 (Vol.) | Var.% 13/12 (Val.) | Var.% Gen-Ago14 /Gen-Ago13 (Volume) | Var.% Gen-Ago14 /Gen-Ago13 (Valore) | Peso % |
Ortofrutta, di cui: | -1,7 | -2,4 | -0,8 | -3,3 | 22,2 |
Ortofrutta fresca | -2,0 | -2,2 | -0,6 | -3,6 | 18,9 |
Frutta e agrumi | -2,5 | -2,4 | -0,6 | -2,7 | 8,3 |
Ortaggi, legumi e patate | -1,6 | -2,0 | -0,6 | -4,3 | 10,6 |
Ortofrutta trasformata | 0,4 | -3,6 | -1,8 | -1,6 | 3,3 |
Frutta e agrumi | -0,1 | -3,0 | -1,1 | 1,3 | 0,3 |
Ortaggi, legumi e patate | 0,5 | -3,7 | -1,8 | -1,9 | 3,0 |
All'interno del segmento del trasformato, calano dell'1,8% i volumi degli ortaggi, a fronte di una contrazione quasi uguale della spesa (-1,9%), mentre la frutta perde l'1,1% in volume e guadagna l'1,3% in termini monetari, sebbene sia opportuno ricordare che il peso di tale voce sul totale agroalimentare sia davvero marginale.