Italia: piano di investimenti da 2 miliardi di euro in tre anni per l'agroalimentare
Gli obiettivi del Piano messo a punto dal Ministero sono: potenziare la produttività, aumentare la capacità produttiva, favorire l'internazionalizzazione, accrescere la competitività, far nascere start-up e creare nuova occupazione.
Il piano, che coinvolge due enti controllati dal Mipaaf, Ismea e Isa, intende sfruttare la leva pubblica come moltiplicatore di quella privata. L'Iniziativa imprenditoriale è sempre nelle mani delle aziende che scelgono dove e come investire, lo Stato interviene solo a titolo di garanzia o di supporto.
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Otto gli strumenti che vengono messi in campo per promuovere i nuovi investimenti:
- Contratti di filiera
Rivolto alle piccole e medie imprese, le coopertative agricole, le O.P., i consorzi di tutela e le grandi aziende che hanno quote partecipate del capitale di una società agricola, interviene attraverso un finanziamento pubblico agevolato fino a 15 anni. Questo strumento prevede nuovi investimenti per 264 milioni di euro.
- Contratti di distretto/filiera
Rivolto anche alle reti di impresa, si basa sul finanziamento pubblico agevolato da 6 a 15 anni e su un contributo in conto capitale pari al 25% dell'investimento. Si prevede che possa generare nuovi investimenti per 384 milioni di euro.
- Equity a condizione di mercato
Interventi finalizzati al sostegno di progetti di sviluppo industriale o commerciale e di internazionalizzazione. Prevede assunzione di quote di capitale e finanziamenti a medio-lungo termine. Può generare nuovi investimenti per 308 milioni di euro.
- Fondo di garanzia a prima richiesta
Copre fino al 70% (80% nel caso di un giovane imprenditore) dell'importo finanziato dalle banche entro 1 milione di euro di garanzia. Con questo strumento si hanno nuovi investimenti per 510 milioni di euro.
- Fondo di credito
Le banche erogano mutui finanziando il 70% dell'investimento, per metà utilizzando provvista raccolta dai mercati e per l'altra metà utilizzando la provvista agevolata del Fondo credito Ismea. Con questo strumento si hanno nuovi investimenti per 411 milioni di euro.
- Start-up
Acquisto di aziende agricole da parte di giovani neo-agricoltori. Prevede un contributo fino a 40.000 euro per l'abbattimento dei tassi si interesse sul leasing. Sono ipotizzabili nuovi investimenti per 183 milioni di euro.
- Subentro e imprenditoria giovanile
Interventi per favorire il ricambio generazionale. Prevede per gli agricoltori under 40 mtui per investimenti di miglioramento. Può generare nuovi investimenti per 100 milioni di euro.
- Fondo investimenti
Destinato a supportare i programmi di investimento di piccole e medie imprese. Interviene attraverso l'acquisizione di quote di partecipazione minoritarie di fondi di investimento privati. Prevede nuovi investimenti per 41 milioni di euro.
"Sosteniamo la filiera agricola e agroalimentare con interventi finanziari mirati e con risorse già certe e disponibili - ha commentato il Ministro Maurizio Martina - che ora dobbiamo mettere a disposizione delle imprese. Mettiamo in campo 8 strumenti idonei per accompagnare le imprese nel futuro e questo piano è la dimostrazione che è possibile investire nel settore agricolo e agroalimentare. Vogliamo dare un segnale forte alle imprese, in un momento di mercato difficile e con problemi anche sul fronte del credito. Puntiamo su queste risorse per dare un'iniezione di fiducia al sistema e contribuire al rilancio e alla competitività, anche internazionale. Spazio anche ai giovani, non solo quelli già impegnati nel settore, ma per tutti quelli che guardano con interesse all'agricoltura e alle sue potenzialità".
"Dopo il varo della Legge di stabilità – ha concluso il Ministro -, facciamo un ulteriore passo nella direzione della crescita e dello sviluppo. Con questo piano di investimenti lo Stato non intende fare l'imprenditore, ma vuole investire in progetti concreti e assicurare un'amministrazione amica al fianco dei produttori".