Situazione poco confortante sul fronte delle imprese aderenti a Confcooperative
La permanente flessione dei livelli produttivi registrata nei primi quattro mesi del 2014 allunga la fase recessiva; nel II quadrimestre solo l'8,4% dei cooperatori ha segnalato infatti un aumento della domanda rispetto al quadrimestre precedente. Non si prevede un aumento degli ordini nei prossimi mesi e tale dato si configura quale principale impedimento per l'attività delle cooperative.
L'export cooperativo perde slancio: solo l'11,4% delle strutture, quota percentuale in calo rispetto alla rilevazione precedente, ha infatti valutato alto il livello di domanda estera nel II quadrimestre dell'anno.
I vincoli di liquidità, che trovano principalmente riflesso nei mancati incassi e nei ritardi dei pagamenti, hanno invece allentato leggermente la morsa. Sul fronte del credito bancario le condizioni di offerta continuano a rappresentare una forte criticità.
Gli indicatori non lasciano intravedere una inversione del ciclo a breve termine.
"Questi sono i dati che emergono dalla terza indagine congiunturale dell'Alleanza delle Cooperative Italiane, dati poco confortanti, confermati anche a livello provinciale – afferma Domenico Paschetta (in foto), presidente di Confcooperative Cuneo, che prosegue – Diventa fondamentale che il tessuto imprenditoriale nazionale trovi rapidamente stimoli, input e azioni governative che assumono ormai carattere di urgenza per un rilancio dei consumi e conseguentemente della produzione e dell'occupazione".
"Confcooperative Cuneo continua a supportare il movimento cooperativo cuneese in progettualità e scelte imprenditoriali che si rendono necessarie non solo per attraversare la crisi, ma soprattutto per contribuire al rafforzamento di nuovi scenari in cui le cooperative possano esprimere al meglio le proprie potenzialità ed essere sempre più punto di riferimento per l'imprenditoria e la collettività".