I coltivatori italiani investono nel settore serricolo a causa del cambiamento climatico
Arnaud Franceschini, direttore regionale delle esportazioni per Richel, e Matthieu Lerch, direttore delle vendite di Richel per l'Italia, a Macfrut 2014
"Tuttavia - ha aggiunto Arnaud - il clima di quest'estate è stato sfavorevole per i coltivatori di lattuga a pieno campo e di conseguenza molti stanno pensando di introdurre serre in plastica a bassa tecnologia per proteggere le proprie colture da gelo e grandine".
Tre anni fa l'Italia aveva circa 30.000 ettari coltivati in serra, e il 30% era situato in Sicilia. Questa superficie è rimasta stabile, sebbene, secondo Arnaud, "ora in Sicilia molti stanno passando alle serre ad alta tecnologia, soprattutto per essere in grado di affrontare problematiche relative al suolo, tra cui la coltivazione su substrato".
Le serre di Richel sono rinomate per la loro solidità, sostenibilità e per il buon rapporto qualità-prezzo. "A prescindere dai prezzi delle verdure, la nostra attività continua a crescere per via di una professionalizzazione del settore, che significa che i coltivatori stanno spendendo di più in attrezzature perché non vogliono rischiare di avere a che fare con gli effetti di neve, vento o grandine", ha affermato Arnaud.
L'embargo russo sta causando diversi problemi sul mercato europeo. Secondo Arnaud, "la nostra attività è fortemente connessa ad aspetti politici e finanziari, ma possiamo solo aspettare e stare a vedere. In ogni caso, siamo presenti in 80 mercati diversi e, nonostante la concorrenza, c'è abbastanza spazio per tutti".
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