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Reportage fotografico presso il Groupe Rouquette

Francia: attesa maggiore competizione nel segmento delle mele a basso prezzo

Groupe Rouquette è un'azienda familiare francese con un'esperienza di oltre 50 anni nel settore frutticolo. Gestisce tre magazzini di confezionamento: uno per mele, prugne e meloni, un altro per kiwi e fragole e un ultimo, aperto a febbraio, sempre per le mele.

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Unità refrigerata in cui i prodotti vengono conservati per un'ispezione prima della spedizione. Questo è il primo carico
del gruppo destinato alla Cina.

"L'azienda collabora con una rete di coltivatori locali che conferiscono i loro prodotti. Noi poi li condizioniamo e li distribuiamo in Francia e all'estero. Al momento, le esportazioni rappresentano il 10% del totale. Inoltre, abbiamo introdotto un nuovo packaging e prenderemo parte all'edizione 2015 di Fruit Logistica," spiega Céline Mura.

I principali mercati di esportazione sono quelli europei, anche se spedizioni vengono effettuate anche verso Dubai, Emirati Arabi Uniti e ultimamente anche in Cina (varietà Gala, Red Chief e Fuji). Céline afferma che "ci è voluto un anno intero per raggiungere un accordo con i cinesi e ora abbiamo in programma di iniziare a spedire anche kiwi".

Bruno Rouquette aggiunge che "per me, non ci sono mercati piccoli o grandi, quanto piuttosto mercati buoni e cattivi. Credo che la Cina sia un mercato grande, ma anche piuttosto difficile. Quello che conta è il prezzo finale rispetto al costo di produzione. Fortunatamente, spedire in Cina costa meno che mandare merce in Arabia Saudita".

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Bruno Rouquette, titolare del nuovo magazzino di imballaggio a Damazan.


Varietà diverse sono spedite a paesi diversi a seconda delle preferenze, anche se, secondo Bruno, "la preferenza per la frutta con un bell'aspetto è diventata un problema, in quanto non è detto che la frutta più bella abbia anche il sapore migliore. Probabilmente la Spagna è l'unico paese dove il sapore è ancora il fattore più importante".

Per quanto riguarda la competizione con gli altri produttori europei, Bruno spiega che paesi diversi si focalizzano su caratteristiche differenti per puntare a specifici consumatori. "Un cliente a Madrid mi ha detto che le mele polacche vanno per il prezzo, le italiane per l'aspetto e le francesi per il gusto".

Ad ogni modo, la Polonia ha una produzione molto abbondante e i giusti macchinari per la calibrazione del prodotto, mentre la Francia sta perdendo in produttività e competitività.

Bruno crede che questo andamento proseguirà, "tanto che solo le varietà che la Polonia non può produrre prevarranno, mentre la Francia continuerà a perdere la propria fetta di mercato nei paesi in cui il prezzo è più importante dell'aspetto".

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Etichettatura di mele Chantecler

Secondo Bruno, la varietà migliore tra tutte le mele è sicuramente la Pink Lady, anche se la vendita in Francia è controllata da poche aziende. "Le Pink Lady portano molto profitto, ma sono anche strettamente regolamentate".

Per quanto riguarda l'impatto dell'embargo russo e la sovrafornitura polacca, Bruno crede che mercati quali Scandinavia e Regno Unito potrebbero avere problemi con i prezzi bassi mentre altri, come ad esempio l'Asia, non avranno problemi "perché le mele polacche non vengono spedite al di fuori del continente".

Groupe Rouquette è anche il principale esportatore di kiwi francesi e i titolari dichiarano che, al momento, sia Spagna che Paesi Bassi preferiscono il frutto francese rispetto all'italiano. "Ciò non dipende dal clima, ma dal metodo di coltivazione". I kiwi del gruppo sono inoltre esportati in Germania, Svizzera e Asia.

L'azienda mantiene relazioni strette con i produttori, fornendo loro supporto e consigli. "Tutti i nostri produttori sono molto fidelizzati. Inoltre non abbiamo problemi in termini di produttività e competizione sul mercato locale".

Per maggiori informazioni:
Bruno Rouquette
Tel.: +33671381656
Email: [email protected]

Céline Mura
Tel.: +33563651478
Email: [email protected]
Web: www.grouperouquette.fr

Testo, traduzione e foto FreshPlaza. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: