Sudafrica: attesa una stagione 2015 non facile per le pomacee
"Per quanto riguarda le pere - ha dichiarato il manager - finiremo con volumi simili a quelli dell'anno scorso, il che non è male, soprattutto perché la stagione è stata difficile".
La stagione melicola non è andata altrettanto bene. "Le esportazioni sono risultate inferiori del 25% a causa della grandine a novembre 2013. Le perdite più grandi si sono avute nella regione del Ceres: fino al 50% dei frutti rovinati, una cosa mai vista prima". Finora, invece, le condizioni di crescita sono state ottime: ha piovuto abbastanza in inverno e ha fatto abbastanza freddo, quindi il raccolto dovrebbe essere buono, soprattutto se non grandinerà verso la fine dell'anno.
L'UE aveva molta merce in stock e il Cile aveva molto prodotto di calibro piccolo, che va bene per taluni mercati, come quello britannico, "il che ha ridotto i nostri volumi esportati verso quel paese del 40-50%".
"L'Europa è stato un mercato difficile, tanto che nell'ultima parte della stagione abbiamo servito per lo più Africa, isole e Medio ed Estremo Oriente, dove i volumi sono stati più in linea con lo scorso anno", ha spiegato du Preez.
Per il 2015 ci si aspetta un raccolto record ma, con il mercato russo chiuso, ci sarà più frutta polacca e di altri paesi sul mercato, quindi gli esportatori sudafricani sono preoccupati.
"Una nota positiva è rappresentata dal fatto che gli ispettori cinesi hanno approvato i protocolli fitosanitari che ci daranno modo di esportare fin laggiù la nostra frutta. A tal fine dovrebbe esserci un incontro a novembre per definire il tutto. La stagione partirà in gennaio e tutti i nostri produttori e confezionatori potranno esportare. In conclusione, ci sarà molta pressione sul mercato delle pomacee nel 2015 e noi abbiamo dovuto trovare nuovi mercati per vendere il prodotto".
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