La Spagna riduce la superficie coltivata a cavolo cinese
Manoko F1, una varietà della società Bejo Ibérica.
In Spagna, in effetti, negli ultimi dieci anni, la percentuale di cavolo cinese destinata alle esportazioni è passata da quasi il 100% al 92%, segno di un maggior consumo interno. La produzione più rilevante avviene nella zona di Valencia, in particolare a La Ribera e questo va avanti già da 20 anni; tuttavia anche provincie come Almeria, Murcia e Malaga producono cavolo cinese. La coltura è più diffusa tra i piccoli produttori, piuttosto che nelle grandi aziende o su vaste aree.
"Insieme al Portogallo, la Spagna è il principale produttore di cavolo cinese in Europa durante l'inverno e la primavera, esportandolo principalmente in nazioni che ugualmente lo producono e lo consumano, come Germania, Paesi Bassi, Belgio e Francia, oltre in paesi non produttori come le nazioni scandinave," ha spiegato a FreshPlaza Juan Carlos Sánchez, del dipartimento tecnico della sementiera Bejo Ibérica.
Tuttavia, la produzione della Spagna è diminuita negli ultimi anni. "Il periodo di coltivazione ed esportazione è sempre stato da novembre a maggio, cioè quando Germania, Paesi Bassi, Belgio e Francia non possono produrlo localmente, a causa delle basse temperature invernali. Ma negli ultimi 5-6 anni, la finestra commerciale si è ridotta ai soli mesi di gennaio, marzo e aprile, per via dei miglioramenti nella conservazione della produzione e nella coltivazione delle varietà che ha permesso a questi Paesi di estendere la stagione. Inoltre, anche altre nazioni, come l'Ungheria, hanno adottato questa coltura primaverile e possono offrire prezzi più competitivi rispetto a quelli spagnoli", aggiunge Sánchez.
Con lo sviluppo varietale della società concentrato sulle brassicacee, Bejo Ibérica è il produttore e distributore leader di cavolo cinese in Spagna, avendo come prodotto più rappresentativo la varietà Manoko F1. "Quest'ultima è la varietà più richiesta dai nostri clienti per via della grande precocità e produttività, visto che può essere raccolta dopo appena 55 giorni dal trapianto. L'ortaggio ha una buona chiusura sulla punta ed è molto resistente a salita a seme, Tip Burn e Fusarium, che costituiscono le principali avversità che colpiscono il cavolo cinese," ha concluso Juan Carlos Sánchez.
Per maggiori informazioni:
Bejo Ibérica S.L.
Web: www.bejo.es
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