Ebbene si', gli statunitensi acquistano sempre piu' alimenti freschi
Come riferito da Jonna Parker, direttore del Gruppo prodotti deperibili della società di analisi di mercato Nielsen, il fatto che i negozi stiano ampliando l'assortimento di alimenti freschi messi in vendita sta contribuendo a tale crescita. Anche gli ipermercati - come Wal-Mart - stanno proponendo cibi freschi e le previsioni parlano di un'incidenza di questo genere di canali di vendita che potrà arrivare fino al 25% sul totale del fatturato fresco entro il 2016.
Carni e ortofrutticoli rappresentano la maggior parte delle vendite di alimenti freschi, secondo Nielsen, con il 39% e il 32% rispettivamente, seguite da salumi, prodotti da forno e pesce. La proporzione, tuttavia, è diversa per gli ordini online, dove le carni rappresentano una quota di vendite inferiore - i consumatori preferiscono infatti vedere di persona questi alimenti prima di acquistarli.
Nel 2013, le vendite di prodotti da forno, salumi e pesce sono state quelle a registrare la crescita maggiore in termini di volumi, mentre le vendite delle carni hanno registrato la crescita minore.
Nielsen classifica gli alimenti freschi in quattro categorie: i cibi salutari (ortofrutticoli, carni magre, pesce e alimenti con indicazioni salutari), quelli pratici (cibi pronti e dolci), quelli di lusso e auto-indulgenza (alimenti ad alto contenuto di calorie o con prezzi elevati, come formaggi e carni, ostriche e dessert), e cibi multiculturali (come burrito, salsa guacamole, hummus, tzatziki e edamame.)
Gli alimenti salutari rappresentano un terzo circa delle vendite, mentre gli alimenti multiculturali - nonostante la rapida crescita - risultano ancora dei prodotti di nicchia. Inoltre, Parker ha sottolineato che "i prodotti in crescita nel reparto del fresco non sono solo i prodotti scelti per le loro caratteristiche salutari." I rivenditori stanno ampliando l'assortimento a scaffale con alimenti freschi che soddisfano altri tipi di necessità, come la praticità e il lusso.
Gli alimenti freschi a private label stanno crescendo ad un ritmo leggermente più rapido (+6,1%), rispetto agli alimenti freschi in generale. Circa un quinto delle vendite di alimenti freschi, oltre i 26 miliardi di dollari, sono marchiati con l'etichetta del rivenditore.
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