Dal 2005 al 2012 la superficie mondiale coltivata a mirtilli cresciuta del 123%
Brazelton ha sottolineato che l'aumento della superficie è dovuto al maggiore consumo di questo 'superfrutto', com'è definito il mirtillo; un consumo stimolato dalla consapevolezza circa le capacità antiossidanti del frutto, che ritardano l'invecchiamento e contribuiscono alla prevenzione di alcune patologie.
I principali paesi produttori del mondo
Tra i paesi con la maggiore superficie coltivata a mirtillo, al primo posto figurano gli Stati Uniti, con 41.083 ettari. Seguono in ordine il Cile con 15.136 ettari, la Cina con 12.109, il Canada con 11.244; poi ancora Polonia (3.892), Argentina (3.460), Germania (2.162), Spagna, (1.297), Messico e centro America (1.290) e infine l'Australia con 865 ettari.
Nel Nord America questa produzione è cresciuta del 58%, nel Sud America del 26%, in Europa del 10%, nell'Asia-Pacifico del 5%, in Africa Settentrionale e Centrale dello 0,54%, nel Sudafrica dello 0,35%.
La produzione mondiale nel 2012
La produzione mondiale di mirtilli nel 2012 ammontava a 462,15 milioni di chili, di cui il 65,2% è stato commercializzato come prodotto fresco, e il 34,8% come trasformato.
I principali paesi esportatori
Il principale esportatore mondiale di mirtilli è il Cile, con 100.000 tonnellate scambiate nel 2013, seguito dall'Argentina e dall'Uruguay, che insieme hanno esportato 25.000 tonnellate; 7.000 sono invece le tonnellate esportate dal Messico, 1.500 dal Sudafrica.
Per quanto riguarda le previsioni sul medio termine, il dirigente della Fall Creek Farm & Nursery stima che entro il 2020 il Cile commercializzerà 110.000 tonnellate di mirtillo, mentre i volumi di Argentina e Uruguay resteranno costanti; il Messico esporterà 50.000 tonnellate. In Sudafrica la produzione esportata sarà di circa 4.000 tonnellate, in Perù invece dovrebbe attestarsi sulle 20.000 tonnellate.
Fonte: Agraria.pe
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