"PAC, De Castro: "Voto finale su riforma il 30 settembre"
Lo ribadisce in una lettera al Consiglio dei ministri dell'agricoltura della UE, Paolo De Castro, presidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo, mettendo in guardia sulle conseguenze di un eventuale fallimento dei negoziati sui temi che non rientrano nell'accordo del 26 giugno. Temi inizialmente compresi nelle conclusioni del vertice di febbraio sul quadro finanziario pluriennale della UE.
"Confido nella ragionevolezza dei ministri - afferma De Castro - ma per noi rimane fuori discussione accettare senza alcuna modifica le conclusioni del Consiglio europeo di febbraio."
I punti negoziali sul tappeto riguardano il tasso di riduzione progressiva degli pagamenti diretti UE, il trasferimento dei crediti dagli aiuti diretti allo sviluppo rurale e viceversa, la convergenza degli aiuti UE tra Stati membri, la riserva di crisi e il livello del cofinanziamento nazionale. De Castro mette in guardia: "Se non ci sarà un'intesa ratificheremo l'accordo politico del 26 giugno, e per i punti in sospeso si voterà sulla base del mandato iniziale del Parlamento europeo. Così facendo si creerebbe una situazione di incertezza legale i cui esiti sono difficili da predire."
Intanto le tre istituzioni UE hanno ripreso i negoziati sulla riforma riscontrando alcune aperture da parte della presidenza lituana che riferirà sull'incontro lunedì 23 settembre al Consiglio dei ministri dell'agricoltura, mentre il 24 settembre è fissato un nuovo incontro negoziale che De Castro spera sia quello decisivo.
Appello anche da parte del commissario europeo all'agricoltura, Dacian Ciolos, al Parlamento e al Consiglio dei ministri della UE, per chiudere entro la fine del mese il negoziato sulla riforma della Politica Agricola Comune (PAC). "E' importante - ha indicato il commissario UE - che i due legislatori raggiungano un accordo entro la fine di settembre altrimenti c'è il rischio di non essere in grado di effettuare alcuni pagamenti nel 2014."
Commentando poi la ripresa delle trattative (tra Parlamento, Consiglio e Commissione UE) sui punti della riforma che non sono stati finalizzati lo scorso 26 giugno, Ciolos ha assicurato che la Commissione europea continuerà a svolgere un ruolo attivo nel risolvere le questioni in sospeso. "Siamo lieti - ha proseguito - di aver visto forti segnali di flessibilità da parte del Parlamento europeo; ora è importante che nei prossimi giorni gli Stati membri facciano altrettanto."
I ministri dell'agricoltura della UE affronteranno la questione dell'accordo finale sulla riforma lunedì 23 settembre a Bruxelles.