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Con reportage fotografico

La fragola Elsanta lascia il passo ad altre varieta' in Trentino

Al termine dell'incontro "Fragola e piccoli frutti, tesori di montagna", organizzato giovedì 12 settembre 2013 dalla Fondazione Edmund Mach di San Michele all'Adige in collaborazione con la cooperativa Sant'Orsola e il Consorzio Piccoli Frutti (cfr. articolo FreshPlaza del 16/09/2013), si sono svolte alcune visite tecniche guidate agli impianti di fragola e piccoli frutti di due aziende aderenti a Sant'Orsola e di una legata a Piccoli Frutti.

Clicca qui per accedere al reportage fotografico delle visite.

Gruppo in visita presso l'azienda Mattivi.

Per quest'ultima realtà, la scelta è caduta sull'azienda Luciano Mattivi di Baselga di Pinè (TN), gestita dal presidente del consorzio ed estesa su circa 6 ettari. Andrea Pergher, responsabile tecnico, ha fornito un quadro generale di Piccoli Frutti - che commercializza fragole e bacche a marchio Aurora Fruit - cui fanno riferimento 20 aziende produttrici dalla dimensione media di 3 ettari, equamente suddivise tra Trentino e il Veronese.


Il packaging a marchio "Aurora Fruit".

Il raccolto complessivo annuale è di circa 1.500 tonnellate di fragole (poco più del 50%, precoci e tardive, provenienti dai terreni veneti); completano la gamma 3-400 ton di lamponi, 300 ton di di more e 200 ton di mirtilli, il tutto in un periodo di raccolta che si estende da aprile a fine novembre.

A caratterizzare il sistema è la presenza di una packing house in ogni azienda per lavorazione, raffreddamento rapido, confezionamento ed etichettatura. Il prodotto viene successivamente inviato al Centro logistico di Verona ed è destinato per il 70% al mercato nazionale e per il restante 30% all'estero, dove a fare la parte del leone è ancora la Germania; fa eccezione la fragola veronese, esportata per il 60% del totale raccolto.

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Il responsabile tecnico Andrea Pergher.

Rilevante, soprattutto in Trentino, come ha evidenziato Pergher, l'avvicendamento varietale dell'ultima stagione, con Elsanta che ha lasciato il passo a Carpi, più prolifica e dalla shelf life più estesa; anche l'azienda Mattivi (che raccoglie in media 200 tonnellate di fragole), da sempre legata a Elsanta, ha voltato per la prima volta pagina e le reazioni del mercato sono state positive, come ha affermato ancora Pergher, il quale non ha nascosto come il settore sia reduce da due annate particolarmente complesse non solo per i prezzi bassi, ma anche per le numerose contestazioni circa la qualità della merce. Due le linee selezionate nelle packing house delle aziende aderenti al Consorzio: standard ed élite.

La seconda visita ha interessato un'altra azienda di Baselga di Pinè, la Andreatta Loredana (2 ettari complessivi dedicati alle fragole completati da mora e mirtillo), aderente a Sant'Orsola, cooperativa cui fanno riferimento 1.200 soci con terreni nel Trentino ma anche nel Veronese, in Calabria e in Sicilia.


Il coordinatore tecnico Gianluca Savini.

Sant'Orsola, ha spiegato Gianluca Savini, coordinatore dei tecnici, detiene circa 100 ettari di ciliegie (con una resa di 10 tonnellate circa per ettaro), fragole (45 ettari circa; 45 tonnellate per ettaro la resa), mirtilli (45 ettari), lamponi e ribes (30 ettari circa ognuno) e more (25 ettari). Il 90% del prodotto viene venduto in Italia, per il 70% al Nord: l'auspicio è di incrementare la quota dell'export ma anche di riuscire a dare una scossa ai consumi nel Centro sud. L'organizzazione di Sant'Orsola fa riferimento a un centro logistico a Pergine Valsugana, dove avviene anche il controllo-qualità.

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Fragole Murano.

Savini ha confermato che per le fragole si è optato per nuove varietà, in particolare Capri (che ha una resa di 510 grammi a pianta) e Murano (570 grammi) dopo che Elsanta, negli ultimi tre anni, aveva palesato problemi di pezzatura e resistenza al caldo. Quanto all'esito delle ultime campagne commerciali, Savini ha confermato il momento delicato soprattutto della fragola - in particolare nell'ultima stagione - e del lampone, che ha visto il raccolto 2013 concentrarsi in un solo mese. Giudizio sospeso per il mirtillo, la cui campagna è ancora aperta; metà del prodotto, conservato in atmosfera modificata, verrà commercializzato dal 20 settembre.


Assaggio lamponi presso l'azienda Zampieri. In primo piano, Lara Giongo.

L'ultima tappa ha interessato l'azienda Davide Zampieri di Viarago di Pergine Valsugana (TN), aderente a Sant'Orsola, che coltiva fragole, more e lamponi su 3 ettari complessivi; al gruppo di produttori e ricercatori intervenuti alle visite tecniche sono stati mostrati gli impianti di lampone di varietà Erika ed Evita, questi ultimi al primo anno di diffusione e in fase di raccolta, rigorosamente a mano. Evita, ha spiegato Savini, presenta shelf life e resa interessanti: 4 kg l'ora (quantitativo di prodotto in un'ora di raccolto manuale, NdR) a fronte dei 2,5 kg di Erika. La raccolta, iniziata a fine agosto, proseguirà sino all'arrivo dei mesi freddi. Il prossimo anno entrerà in produzione anche la cultivar Lagorai mentre in futuro, come ha messo in evidenza a fine giornata Lara Giongo della Fondazione Mach, saranno altri i nomi destinati a fare la loro comparsa nel "dizionario varietale" dei piccoli frutti: solo per il lampone, infatti, sono in corso 16 selezioni avanzate definite "molto promettenti".