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Paolo Bruni: consuntivo pesche e nettarine e prime proiezioni campagna mele e pere

FreshPlaza ha interpellato il cav. Paolo Bruni (nella foto accanto), presidente del Cso-Centro servizi ortofrutticoli di Ferrara, per avere un commento sull'andamento della campagna pesche e nettarine e una previsione per quanto attiene pere e mele.

Pesche e nettarine
"Per pesche e nettarine - riferisce Paolo Bruni - a livello nazionale non sono ancora ancora disponibili i dati definitivi di produzione. Le previsioni di inizio giugno indicavano un'offerta in diminuzione rispetto alla passata stagione del 7-8%. Oggi è presumibile un calo più marcato, soprattutto per le varietà precoci e intermedie, a causa delle prolungate piogge primaverili e della eccezionale siccità dello scorso anno. Proprio in questo momento è in corso da parte del Cso una verifica dei quantitativi in entrata presso gli associati per poter valutare l’effettivo calo di offerta registrato."

"La minore offerta, associata all'andamento climatico, ha comunque garantito un equilibrio produttivo fra le diverse aree, scongiurando accavallamenti produttivi e picchi di offerta difficilmente gestibili. Anche il mercato è parso di conseguenza più equilibrato tanto che le quotazioni - fino alla fine di luglio - sono aumentate mediamente del 15-20% rispetto al 2012. In agosto, però, il quadro di riferimento è completamente cambiato: a seguito di un aumento dell'offerta, e di un ulteriore abbassamento dei consumi, nazionali ed europei, i prezzi sono tornati ai livelli insoddisfacenti dell'anno scorso."

I consumi continuano a deludere
"Una domanda a cui fatico a dare risposta - continua il presidente del Cso - è se i consumi restino appesantiti dalla crisi economica generale oppure da un atavico, insufficiente potere contrattuale dei produttori."

"Quest'anno, a fronte di un'offerta non eccessiva, alcuni mercati, anche tradizionali, hanno risposto adeguatamente alle offerte di prodotto. E' chiaro che, in generale, in presenza di consumi non brillanti è necessario puntare l'attenzione anche oltre i confini europei. La Russia rimane un mercato interessante su cui, pur registrando buone performance, risentiamo però della concorrenza greca, nonostante la qualità di questi prodotti sia assolutamente inferiore alla nostra e a quella spagnola."

"A maggior ragione, per le varietà tardive diventano sempre più interessanti e da sviluppare mercati emergenti come India, Brasile, Arabia Saudita, Emirati Arabi, ecc. che, grazie a innovazione tecnologica e logistica, possono oggi essere raggiunti anche con un viaggio di poche settimane."

Mele e pere
Intanto, per mele e pere va segnalata una certa euforia. "Le previsioni - ricorda Bruni - indicano una produzione di pere in Italia pari a 740.000 ton - con un +14% sul 2012, annata però di forte scarica produttiva - e in Europa di circa 2.236.000 ton. Questo valore mi sembra significativo, in quanto evidenzia un calo dell'8% negli ultimi quattro anni."

"Infine, per quanto riguarda le mele, in Italia si stima una produzione di 2.148.000 ton pari a un meno 3% rispetto agli ultimi quattro anni ma a un +10% rispetto all'anno scorso, caratterizzato anche in questo caso da scarse produzioni. Buone prospettive dunque per le mele italiane anche se siamo in attesa di riscontri dalla Polonia, principale produttore europeo", conclude Paolo Bruni.