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Cina: sussidiaria della Zespri perde appello in tribunale

La sussidiaria della Zespri in Cina, riconosciuta colpevole dal tribunale di Shanghai per elusione dei dazi doganali vigenti in quel paese, ha perduto anche il processo di appello ed è stata condannata ad una multa di 960.000 dollari, oltre alla versamento degli importi doganali elusi, stimati in 10 milioni di dollari neozelandesi. Un importatore indipendente al servizio di Zespri, inoltre, è stato dichiarato complice e condannato a 5 anni di reclusione.

In appello la Zespri ha provato a difendersi sostenendo di non aver guadagnato nulla dall'evasione dei dazi e di non aver avuto intenzione di dichiarare meno del dovuto. Il tribunale di Shanghai ha però respinto tali argomentazioni.

Lain Jager, amministratore delegato Zespri, ha annunciato che l'azienda ha accolto la decisione del tribunale e ha riconosciuto che i controlli svolti dalla compagnia sui prodotti inviati in Cina dal 2008 al 2010 hanno mancato di adempiere alle leggi e ai regolamenti locali.

"Dal giorno dell'arresto dell'importatore, avvenuto a marzo 2013, abbiamo rivisto tutte le nostre operazioni in Cina per fare in modo che ciò non accada di nuovo. Il processo continua tuttora, ma stiamo lavorando con la dogana cinese per fare in modo che tutto rientri nella norma," spiega Jager, concludendo: "E' essenziale imparare dai nostri errori e progredire nelle relazioni commerciali con la Cina."

Fonte: tvnz.co.nz
Data di pubblicazione: