
Dopo aver preso atto dei risultati del primo anno di sperimentazione e aver visitato i campi prova relativi al secondo anno, Coldiretti Sardegna ha ritenuto che l’investimento sulla chimica verde possa rappresentare un’importante opportunità di integrazione al reddito delle imprese agricole del territorio e, in tal senso, ha deciso di affiancare Matrìca promuovendo presso i propri associati le potenzialità della coltivazione di cardo destinato alle finalità della chimica verde.
Nell’ambito del protocollo di intesa siglato sono indicati i criteri su cui si baseranno i contratti di filiera, che prevedono un’anticipazione agli imprenditori agricoli associati di Coldiretti delle spese da sostenere per la preparazione del terreno, la coltivazione e le operazioni colturali relative alle diverse fasi di crescita del cardo nei primi due anni di coltivazione.

Matrìca corrisponderà il valore del seme e della biomassa del cardo, dichiarati preventivamente, garantendo la compensazione del differenziale tra quanto ricavato dalla coltura e quanto da lei anticipato.
Uno degli obiettivi principali dell’accordo è la coltivazione di diverse decine di migliaia di ettari oramai abbandonati perché considerati non più remunerativi nelle produzioni food. Le aree interessate dalla sperimentazione riguarderanno unicamente terreni marginali e incolti, agendo così in sinergia con le aree locali e gli ecosistemi.

(Foto: Jane Huber).
“Alla base del protocollo, c’è la filosofia del rispetto delle produzioni food in Sardegna - ha dichiarato Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Sardegna - Abbiamo chiesto e ottenuto che venissero salvaguardate le produzioni tipiche locali del territorio con l’applicazione di una percentuale massima di sfruttamento del 30% delle superfici coltivabili della provincia di Sassari e Nuoro e con la scelta prevalente di utilizzo di superfici marginali. Si tratta di un accordo tra privati, senza intervento pubblico, dove si sigilla un protocollo congiunto per la sperimentazione su larga scala della coltura, che dia dignità e sicurezza alle imprese agricole che saranno garantite nelle attività di produzione del cardo.”
“L’attività di sperimentazione sul cardo, già avviata per verificare le potenzialità produttive di seme e biomassa da impiegare negli impianti di chimica verde in costruzione a Porto Torres, ha prodotto risultati molto positivi - ha ribadito l’Ad di Matrìca Catia Bastioli - La posizione di supporto di Coldiretti a fronte dei risultati fino ad ora ottenuti ci incoraggia a proseguire con decisione la sperimentazione per verificare su campo le reali opportunità per il territorio. Con questo accordo viene messa in chiaro la filosofia propria delle bioraffinerie integrate che devono rispettare la biodiversità del territorio, trovando integrazioni e sinergie con le attività tradizionali, con l’intento di generare benefici sociali economici e ambientali condivisi.”
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