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Il resoconto del seminario tenutosi il 14 giugno 2013 a Marsala (TP):

Le varieta' di fragola piu' idonee per la Sicilia

Il 14 giugno scorso, a Marsala (TP), si è svolto un interessante seminario sulla fragola, nel corso del quale sono stati presentati i risultati del confronto varietale condotto nel 2012-2013 in un campo sperimentale situato presso l'Azienda Pellegrino Vincenzo in agro di Mazara.


L'arrivo dei partecipanti al seminario.

Lo studio, realizzato in tunnel di 100 metri quadrati per ogni tesi, ha visto il confronto di 10 cultivar di fragola con pianta fresca "cima radicata" (Sahara, S. Andreas, Sabrina, Naiad, Rania, Camarosa, Nabila, Fortuna, Pircinque e Jonica) e 8 cultivar con pianta fresca a "radice nuda" (Sahara, Sabrina, Naiad, Rania, Camarosa, Benicia, Fortuna e Jonica). Le varietà sono state scelte fra quelle potenzialmente più adatte per il territorio e con la collaborazione delle ditte vivaistiche Anastasi e Amato, Coviro, Mazzoni, Planasa, Salvi e Zanzi.

I rilievi hanno riguardato sia le caratteristiche qualitative dei frutti (peso medio, grado brix, consistenza polpa e colore) che quantitative delle piante (produzione totale, commerciale).


Il tavolo dei relatori: da sinistra, Maria Luisa Palermo, Calogero Ferrantello, Gabriele Ferri, Walther Faedi e Gianluca Baruzzi.

L'evento è stato organizzato dalla dott.ssa Maria Luisa Palermo, dirigente dell’assessorato delle Risorse agricole e alimentari della Regione Siciliana - UO Soat di Mazara del Vallo, coordinatrice regionale per la filiera fragolicola, che ha descritto gli obiettivi del progetto regionale VAL.FRA. cui fa riferimento l'attività di questo confronto varietale realizzata insieme ai tecnici del comparto orticolo Giuseppe Angileri e Germana Signorino.
 
Walther Faedi, direttore del CRA – Unità di ricerca per la Frutticoltura di Forlì (CRA-FRF) e referente scientifico dell'attività ha evidenziato l'importanza degli studi varietali condotti su larga scala perché da questi si traggono preziose informazioni necessarie per orientare la scelta varietale dei produttori marsalesi.

Attualmente i produttori locali concentrano i propri fragoleti sulla varietà Florida Fortuna la quale, essendo a bassissimo fabbisogno in freddo invernale, è precocissima. Piante fresche "cime radicate" di questa varietà iniziano a fruttificare già a fine novembre-dicembre. I limiti di Florida Fortuna si evidenziano soprattutto in aprile con l'innalzamento delle temperature, quando i frutti diventano rosso scuri, la consistenza e il sapore un po' troppo scarsi e non in grado di soddisfare le esigenze del mercato.

Per mantenere la presenza sui mercati del prodotto di Marsala anche in aprile-maggio, è necessario individuare delle nuove cultivar, meno precoci di Florida Fortuna, ma con superiori caratteristiche di colore, consistenza, sapore e shelf-life dei frutti. Faedi ha inoltre sottolineato la necessità di aggregare la produzione di questo territorio veicolandola sui mercati con un evidente marchio di origine, in grado di essere apprezzato e riconosciuto dai consumatori.

Gianluca Baruzzi del CRA-FRF ha illustrato il comportamento quanti-qualitativo delle due tipologie di piantine fresche (cima radicata a radice nuda) e delle varietà a confronto. Ha evidenziato i migliori risultati riscontrati in base al rapporto produzione e pezzatura del frutto (i migliori comportamenti si sono avuti con Rania, Pircinque, Sabrina), consistenza e dolcezza (Pircinque, Sabrina e Sahara), produzione e dolcezza (Pircinque, Sabrina e Jonica). Complessivamente, il miglior comportamento produttivo totale delle piante "cima radicata" si è avuto con Jonica, Sabrina e Camarosa, ma fino al 31 marzo, le varietà più produttive sono risultate nell’ordine Florida Fortuna, Rania e Camarosa.

Analizzando i flussi commerciali della fragola in Italia, Gabriele Ferri, direttore generale di Naturitalia, ha sottolineato come il nostro paese sia un importatore di rilievo, in particolare nei primi mesi dell'anno, ma anche in marzo e aprile. Infatti, il saldo commerciale è fortemente sbilanciato a favore delle importazioni.
Passando ad esaminare i consumi nazionali di fragole, Ferri ne ha evidenziato il positivo andamento in controtendenza rispetto all'andamento degli acquisti di ortofrutta.

Con un quadro di questo genere è impensabile non investire, da un lato, per migliorare gli standard qualitativi e la produttività e, dall'altro lato, in un piano strategico di marketing per raccontare al consumatore le meraviglie dell'areale produttivo e le caratteristiche straordinarie del prodotto siciliano.

In chiusura del suo intervento, Ferri ha sollecitato i presenti a programmare un percorso aggregativo che permetta ai produttori del territorio di dotarsi di un marchio unico e di una gestione commerciale più aggregata possibile. Raggiungendo questo obiettivo, i risultati potranno remunerare in modo adeguato investimenti e sacrifici di tutta la filiera.

Ha concluso i lavori Calogero Ferrantello, dirigente Servizio VI di Palermo, che ha apprezzato i risultati ottenuti e dato ampia disponibilità da parte dell'amministrazione regionale ad essere vicino ai produttori in tutti i percorsi di qualificazione e identificazione del prodotto.

Contatti:
Assessorato delle Risorse Agricole e Alimentari della Regione Siciliana

Dipartimento Interventi Infrastrutturali per l’Agricoltura
UO SOAT di Mazara del Vallo
Email: [email protected]