"Il ventaglio di varietà di cui disponiamo abbraccia tutto il periodo di produzione delle drupacee e quindi la campagna proseguirà sicuramente fino a settembre e si chiuderà con le varietà più tardive di percoche", dichiara a FreshPlaza Giuditta Signorella, responsabile ufficio tecnico Asso Fruit Italia.
"Al momento, i maggiori volumi che il nostro Gruppo sta commercializzando riguardano albicocche e nettarine ad elevato standard qualitativo, sia per pezzatura che per grado zuccherino. Le varietà che i nostri mercati di riferimento stanno richiedendo sono: per le albicocche, soprattutto Orange Rubis e Kioto di cui abbiamo a disposizione ancora circa 300 tonnellate, mentre per le nettarine parliamo di Big Top con scorte di circa 800 ton."

Non si sono registrate particolari anomalie nel ciclo produttivo delle drupacee ma, in alcune zone soprattutto più interne rispetto alla costa jonica, l'andamento climatico primaverile è stato caratterizzato da temperature sotto la norma e localizzati fenomeni grandinigeni. In queste zone si sono riscontrati danni che hanno ridotto notevolmente la produzione: il freddo ha colpito prevalentemente le coltivazioni di albicocco nella fase di fioritura, provocando una perdita di prodotto di circa il 30%, mentre la grandine ha danneggiato circa il 20% delle produzioni di drupacee.
"Nonostante sia stato rilevato un generale calo delle produzioni e dei quantitativi a disposizione del nostro Gruppo, la campagna è contrassegnata da un leggero anticipo nel calendario di maturazione per alcuni articoli e comunque si può affermare che non ci siano stati ritardi di produzione."
Le produzioni di drupacee a disposizione del Gruppo Asso Fruit Italia – Frutthera si attestano su 250 ettari di albicocche, 130 ettari di pesche, 80 ha di nettarine.
Andamento commerciale
"Da quello che possiamo rilevare - continua Signorella - per la campagna in corso, il rapporto tra domanda e offerta risulta spostato a favore della domanda, con una netta riduzione della capacità di offerta soprattutto per quanto riguarda le albicocche che, per i suddetti eventi climatici, registrano una considerevole diminuzione delle rese produttive rispetto alla campagna 2012."

Secondo la responsabile dell'ufficio tecnico, accanto alla diminuzione della capacità di offerta, però, è riscontrabile un segnale positivo dato dalla scalarità delle produzioni italiane ed europee, il che ha evitato sovrapposizioni di prodotto e conseguenti difficoltà di collocazione sul mercato, con relativo abbassamento dei prezzi. "La maturazione dei frutti nei nostri areali di produzione, così come in generale al sud Italia, ha seguito un calendario senza ritardi, mentre al nord Italia si è registrato un posticipo di maturazione di diversi giorni rispetto al 2012; per non parlare della Spagna che con la sua mancata produzione e i suoi ritardi ci ha certamente favorito."
"Questa situazione, nonostante una riduzione delle rese produttive per le nostre aziende, ha contribuito a configurare un andamento commerciale favorevole - dichiara Signorella - Inoltre, dobbiamo anche rilevare che l'attività di rinnovamento varietale, iniziata da alcuni anni dai nostri produttori, ha consentito di allungare il calendario di raccolta introducendo sul mercato varietà dalle spiccate qualità organolettiche particolarmente gradite al consumatore. Aspetto, colore, grado Brix, buona shelf life, uniti ad un recente restyling del packaging volto a dare maggiore risalto alla presentazione di un prodotto buono e sano, sono fattori che hanno giocato a favore del nostro lavoro."
E i prezzi che stanno caratterizzando la campagna in corso lo dimostrano. "Siamo partiti con un prezzo franco magazzino di 1,70 euro/kg per le albicocche Ninfa e Vitillo calibro 45+, per arrivare ai 3,50 euro/kg delle albicocche Orange Rubis; mentre, per pesche e nettarine calibro A, il prezzo iniziale di 1,90 euro/kg non è sceso al di sotto rispettivamente di 1,60 e 1,40 euro/kg."

Attualmente questi prodotti vengono venduti sia in Italia che all'estero, alla Grande distribuzione organizzata (GDO) e ai mercati generali. "All’estero i nostri prodotti arrivano principalmente in Germania, Repubblica Slovacca e Russia."
Confezionamento
Per quanto riguarda il confezionamento di pesche e nettarine, la GDO ritira i prodotti in cestini retinati 10x1 kg e cassette o cartoni monostrato alveolato 40x60, mentre ai mercati generali il prodotto viene venduto in cestini 6x1 kg e cassette o cartoni monostrato alveolato 30x50. Le albicocche vengono vendute alla GDO in cestini retinati 10x1 kg, mentre ai mercati generali in cestini 6x1 kg o alla rinfusa in cassette o cartoni 30x40.
Dati sui consumi
"A causa della situazione climatica e commerciale che caratterizza la campagna in corso, e per la posizione che il nostro Gruppo occupa all'interno della filiera, non abbiamo un riscontro immediato circa la situazione dei consumi rispetto all'anno scorso - afferma Signorella - Ad oggi, la riduzione delle rese produttive e la mancanza di sovrapposizioni dei calendari di commercializzazione tra nord e sud, non ci fa risentire della difficoltà dei consumatori di cui tanto si discute e che pare abbia fatto ridurre anche i consumi di ortofrutta. Se la campagna 2013 proseguirà così come si sta delineando, il nostro Gruppo rimarrà in corsa per riuscire a soddisfare le quantità di prodotto richieste da GDO e mercati."
Novità
"Già da alcuni anni è iniziata l'opera di sensibilizzazione della nostra base produttiva per investire nel rinnovamento varietale. Lo scopo è quello di introdurre varietà che consentano al nostro Gruppo di coprire in modo sempre più uniforme e continuo il periodo di produzione da aprile a settembre, così da essere più concorrenziali sui mercati anche in quelle annate commercialmente sfavorevoli, durante le quali si creano condizioni di eccedenze e caduta dei prezzi."

"La sfida è però quella di trovare, nel rinnovamento, varietà di albicocche, pesche e nettarine che si adattino particolarmente ai nostri territori, al nostro clima e ai nostri terreni, ed è quella di approfondire le nostre conoscenze in modo da trovare un connubio vincente tra genetica, territorio e tecnica colturale - conclude Signorella - Il risultato vuole essere quello di offrire al consumatore un prodotto sano, di qualità, che risponda a tutti i requisiti normativi e non solo. Vorremmo offrire un prodotto riconoscibile, per aspetto e sapore, che rimanga impresso negli organi sensoriali di chi gusta i nostri prodotti e che rimandi ai nostri luoghi di produzione, altamente vocati per un'agricoltura moderna e di qualità nel senso più ampio del termine."
Contatti:
Dott. Agr. Giuditta Signorella - Responsabile Ufficio Tecnico
Email: [email protected]
Asso Fruit Italia
Via Tagliamento, 31
Scanzano Jonico Matera
Tel.: (+39) 0835 950136
Web: www.assofruit.com