Assosementi: le sementi, primo anello della filiera agroalimentare, reclamano attenzione e una politica seria
"La necessità di una politica di Governo forte per il settore sementiero e di una concreta strategia di contrasto alla contraffazione, alla vendita illegale di sementi, rischia di far perdere competitività a un comparto che oggi, nonostante la crisi dell'agricoltura, continua a investire fino al 15% del fatturato in ricerca e sviluppo di nuove varietà.
"Oggi più che in passato, gli agricoltori devono potere disporre di varietà migliorate con elevate rese e capaci di adattarsi alle diverse condizioni agroclimatiche e ai gusti dei consumatori. Il fabbisogno di alimenti è in crescita e per soddisfarlo la FAO stima un aumento della produzione agricola mondiale di almeno il 60% entro la metà del secolo, ha proseguito Marchesini. Questo sforzo senza precedenti deve però essere sostenuto alla base da una normativa razionale e capace di tutelare tutte le figure della filiera, dal ricercatore al produttore agricolo".
"Il processo di riorganizzazione della disciplina sementiera che si sta sviluppando a livello europeo è un'occasione da non perdere. Auspichiamo, ha proseguito Marchesini, che al di là delle polemiche strumentali con cui è stata accolta, la nuova regolamentazione possa favorire la competitività del settore, incoraggiando l'attività di ricerca genetica, lo sviluppo di nuove varietà vegetali e il mantenimento degli elevati standard di qualità delle sementi richiesti dalla moderna agricoltura".
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Assosementi – Associazione Italiana Sementi - rappresenta a livello nazionale l'industria sementiera: costitutori di varietà vegetali, aziende produttrici di sementi e aziende distributrici di sementi in esclusiva. Assosementi aderisce a ESA (European Seed Association), l'Associazione sementiera europea, e a ISF (International Seed Federation), la Federazione internazionale delle sementi.