Stato di avanzamento dei triloghi sulla riforma della PAC
Il presidente De Castro ha ricordato come, a pochi giorni dalla riunione del Consiglio Agricoltura a Lussemburgo, il Parlamento sia ancora disposto a negoziare con le altre istituzioni per il raggiungimento di un accordo. Ha tuttavia chiaramente ribadito l’esistenza di seri dubbi sulla possibilità di raggiungere un accordo prima del prossimo Consiglio: vi sono ancora, infatti, molti aspetti sui quali i negoziati non hanno portato ad una conclusione accettabile per il Parlamento.
Dopo aver affermato che il Parlamento intende negoziare sull’intero pacchetto di riforma, in linea con quanto stabilito dal Trattato di Lisbona, il presidente De Castro ha sottolineato che il Consiglio si è posto, al contrario, in maniera diversa, dichiarandosi impossibilitato alla discussione riguardo i punti sui quali il Consiglio europeo dello scorso 7-8 febbraio si era già espresso. Tra questi rientrano la convergenza esterna, il capping, la flessibilità tra i due pilastri. Si è mostrato inoltre perplesso dinanzi alla possibilità di applicare le future norme della Pac sulla base di bilanci annuali, essendo ancora lontano un accordo sul Quadro Finanziario Pluriennale per il periodo 2014-2020.
Il presidente ha infine ricordato che, se anche un accordo politico dovesse essere raggiunto nei prossimi giorni, la COMAGRI, già convocata per il 26 giugno, dovrà comunque esprimersi formalmente, dopo che i gruppi politici si saranno confrontati al loro interno.
In conclusione, il Parlamento intende continuare a negoziare ma solo a condizione che da parte delle altre istituzioni ci sia una reale disponibilità in tal senso. Durante questa settimana sono previsti gli ultimi triloghi. Solo dopo la conclusione dell’ultimo trilogo, in programma per il 20 giugno, il Parlamento deciderà in maniera definitiva sulla partecipazione al Consiglio Agricoltura di Lussemburgo. (Fonte: Euroconsulting)