
Il Rapporto 2012 sulla congiuntura agroalimentare veneta, elaborato da Veneto Agricoltura, evidenzia un 2012 caratterizzato da un andamento meteo anomalo, caratterizzato sia da temperature molto elevate che da un prolungato periodo di siccità, situazione che verosimilmente si ripeterà anche nel 2013 a causa dell’eccessiva piovosità.
"Sempre più frequentemente – ha evidenziato al riguardo il Commissario straordinario di Veneto Agricoltura, Paolo Pizzolato – le anomalie climatiche incideranno sulle sorti dell’agricoltura ed è per questo che gli agricoltori dovranno dotarsi di forme assicurative in grado di limitare i danni."
Nonostante tutte queste preoccupazioni, il valore della produzione agricola 2012 ha toccato livelli record, attestandosi sui 5,34 miliardi di euro, anche se si tratta di un aumento piuttosto modesto rispetto al 2011 (+1,5%). "Si tratta di un risultato con segno positivo – ha ricordato Alessandro Censori di Veneto Agricoltura - dovuto quasi esclusivamente all’andamento favorevole dei mercati, infatti le quantità ottenute dalle coltivazioni agricole hanno subìto significative riduzioni (-11,6%), dovute proprio alle avverse condizioni meteo."
Dalla grande quantità di dati elaborati dagli esperti di Veneto Agricoltura, emerge però un quadro disomogeneo, dovuto al prolungato periodo di crisi economica. Le ripercussioni negative si evidenziano soprattutto sul numero delle imprese agricole attive iscritte al Registro delle Imprese delle CCIAA del Veneto che continua a diminuire (72.403 aziende iscritte, -1,9% rispetto al 2011), un trend a dire il vero in atto da anni, dovuto anche a fattori socio-economici. In calo le ditte individuali (-2,5%) che da sole rappresentano l’86% delle aziende agricole venete.
In controtendenza il numero degli occupati che, invece, continua ad aumentare (+7,5%), raggiungendo le 75.000 unità, con un incremento sia del lavoro indipendente (+3,2%) che di quello dipendente (+15,9%).
L'analisi di Veneto Agricoltura evidenzia, inoltre, il miglioramento dei dati sul deficit della bilancia commerciale dei prodotti agroalimentari, il quale è diminuito del 32% rispetto al 2011 grazie alla stabilità delle importazioni (5,57 miliardi di euro) e all'aumento delle esportazioni (4,8 miliardi di euro, +7,9%).

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Il saldo negativo è pertanto sceso a 750 milioni di euro (-32%), rispetto a circa 1,1 miliardi registrato nell'anno precedente. Nei primi mesi del 2013, infine, l'agricoltura veneta ha dovuto fare i conti con precipitazioni prolungate e intense.
Colture orticole
La superficie orticola è scesa nel 2012 a circa 31.500 ettari (-2,5% rispetto al 2011). Mantiene la leadership il radicchio, anche se in calo (7.800 ha, -4%), seguono patata (3.600 ha, +10%), stabili lattuga e fragola.
La produzione delle principali colture orticole è stata generalmente buona (radicchio +2%, patata +10%, fragola +37%), anche se le quotazioni di mercato non sono risultate favorevoli (radicchio -10%, patata -15%, fa eccezione la lattuga +18%). Il valore della produzione di ortaggi si attesta sui 610 milioni di euro (+2%).
Colture frutticole
La superficie frutticola nel 2012 è stata di circa 20.150 ettari (-25% dal 2000), concentrata per oltre il 60% a Verona. In calo superfici e produzione di melo, pero e pesco/nettarine, crescono invece actinidia, albicocco e ciliegio.
Anche le produzioni frutticole sono state penalizzate dalla siccità estiva (melo -21%, pero -16%, pesco -12,5%), tuttavia la minore offerta e la buona qualità del prodotto ha consentito di spuntare prezzi più vantaggiosi sui mercati. In crescita la produzione di actinidia (+11,5%) nonostante le problematiche dovute alla diffusione della batteriosi (Psa).
L'intero Rapporto 2012 sulla congiuntura agroalimentare veneta può essere scaricato dal sito internet di Veneto Agricoltura.
Durante l'incontro, Franco Manzato è anche intervenuto in materia di Pac e Programmi di sviluppo rurale, rivolgendosi in toni polemici nei confronti dei poteri centrali:"Psr e Pac sono strumenti di intervento programmatorio costruiti a livello comunitario per dare sostegno diretto alle aziende agricole e così deve continuare ad essere - ha dichiarato Manzato - sia perché i fondi non possono essere distratti in maniera impropria, sia perché come Regione e Avepa abbiamo dimostrato di saperli spendere bene e con risultati efficaci: entro la fine del periodo di programmazione in corso avremmo speso tutto il budget disponibile".
Manzato ha inoltre annunciato alcune delle iniziative per l'anno in corso, tra cui: "Un programma di incoming per le filiere produttive agricole venete nel quale coinvolgeremo circa 300 buyers e giornalisti stranieri, che porteremo a respirare il Veneto e la sua cultura e ad assaggiare i nostri sapori; un'iniziativa tramite la Fondazione Italia - Cina per agevolare le esportazioni verso quel paese."