
"L’obiettivo – spiega il dott. Alessandro Simeone, agronomo e coordinatore del progetto – è di ottenere frutta di qualità con tecniche a ridotto impatto ambientale, studiando le interazioni che esistono tra il clima, la pianta e l’insetto e cercando di prevedere il momento migliore per intervenire."
Il primo anno di attività si è concluso con la messa a punto di sistemi di monitoraggio diversi, utilizzati già da quest’anno sul vasto territorio campano e ottenendo i primi risultati. "La lotta alle cimici del 2012 – continua Simeone - e lo studio accurato della loro biologia ci ha portato a cambiare strategia d’intervento, individuando il momento migliore per operare in campo. Il lavoro della squadra di tecnici della Coop. Cerere - che sta monitorando le principali zone corilicole delle provincie di Caserta, Napoli e Avellino - porterà i suoi risultati già da questa stagione, che si prospetta particolare per la presenza di continui cambiamenti climatici e temperature sicuramente più basse rispetto all’anno scorso."

Uova di cimici.
L’informazione e la formazione ai soci sono fondamentali per trasferire le conoscenze acquisite: "I corsi di aggiornamento e il sistema di informazione capillare tramite sms, che utilizziamo già da un paio di anni – termina Simeone – ci permette di raggiungere tutti i soci e avere un riscontro immediato, coinvolgendo direttamente i partecipanti al progetto e facendoli diventare vere sentinelle sul territorio. Inoltre, apprendo con vera soddisfazione che in zona nascono realtà organizzative che utilizzano la nostra metodologia di intervento, con l’obiettivo comune di migliorare la qualità della nocciola campana."
Per maggiori info:
Alessandro Simeone
Email: [email protected]