Reggio Calabria: controlli sicurezza alimentare, sanzioni per 120.000 euro
E' stato reso noto che questi controlli sono stati finalizzati alla prevenzione e repressione dei crimini agroalimentari, al rispetto della rintracciabilità obbligatoria dei prodotti e delle normative che tutelano i prodotti alimentari a denominazione protetta.
Partendo dai punti vendita finali dei prodotti si è proceduto a ritroso, fino a risalire al distributore e all'azienda agroalimentare produttrice. Vari sono stati i prodotti alimentari controllati, tra cui l'olio, il vino, le carni, i prodotti lattiero caseari, gli ortofrutticoli e le conserve alimentari. Grande attenzione è stata, inoltre, rivolta ai prodotti da forno e di pasticceria.
Come scopo del controllo vi è sempre stata la verifica della rintracciabilità obbligatoria degli alimenti ai sensi del Regolamento CE 178/2002, che consente di verificare la reale origine dei prodotti alimentari posti in vendita.
La fase successiva alla rintracciabilità obbligatoria del prodotto preso in esame, è stata quella sulle modalità di etichettatura e presentazione dei prodotti alimentari. Queste, in molti dei controlli effettuati, sono risultate carenti o non veritiere, non fornendo al consumatore finale le indicazioni obbligatorie per legge volte a tutelare l'acquirente.
Un sanzioni importante ha colpito le aziende che vendevano prodotti alimentari con imitazione od evocazione di una denominazione protetta. Vengono infatti spesso proposti dei prodotti qualitativamente inferiori, sfruttando nomi di prodotti a qualità certificata come le D.O.P. (Denominazione di Origine Protetta), I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta), S.T.G. (Specialità Tradizionale Garantita), che richiedono inoltre costi di produzione più alti per il rispetto di severi "Disciplinari di produzione" i quali garantiscono un'alta qualità dell'alimento. Altro aspetto oggetto dei controlli è stato quello della tutela dei prodotti alimentari italiani.