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Europatat si esprime sul blocco alle importazioni di patate da seme

"La Russia non mostra i denti solo all'Europa"

Alla fine del 2012, l'Organizzazione commerciale europea per le patate "Europatat" ha celebrato il 60esimo anno di attività. Da tre anni, la federazione ha sede in un ufficio moderno nel centro di Bruxelles.

Frédéric Rosseneu, segretario generale di Europatat ha riferito circa i legami di Europatat con diverse organizzazioni. "La collaborazione con Freshfel è ormai consolidata da lungo tempo. Abbiamo molte affinità e possiamo fare buon uso dell'esperienza di Freshfel: la condivisione di informazioni è di enorme utilità. D'altronde, siamo l'uno accanto all'altro anche sugli scaffali dei supermercati. Ora che siamo anche nello stesso edificio, la collaborazione si sta approfondendo. Qui al segretariato abbiamo attività sovrapposte anche con le organizzazioni che si occupano di fiori, zucchero e frutta disidratata."

Maggiore riconoscimento
"Tre anni fa, Europatat si è ulteriormente professionalizzata. Sono arrivati sempre più incarichi e da quell'anno mi sono ritrovato a lavorare a tempo pieno per Europatat", ha aggiunto Frédéric. "In campo di ambiente e sostenibilità sono impegnato in due federazioni contemporaneamente. Europatat e Freshfel sono organizzazioni europee vere e proprie che si occupano di sviluppo politico e cercano di avere un peso nella politica europea. Anche le organizzazioni SHAFFE e WAPA hanno la loro sede in questo edificio, ma si concentrano sugli sviluppi di mercato e non hanno la politica come primo punto in agenda. Da quando siamo cresciuti professionalmente, siamo conosciuti a Bruxelles e veniamo maggiormente riconosciuti a livello europeo."



La questione del blocco russo alle importazioni di patate da seme

"La sicurezza alimentare è una questione importante per Europatat. Anche la Russia ricopre un ruolo di rilievo nella nostra agenda. I volumi maggiori destinati alla Russia sono costituiti da patate da consumo ed è necessario più tempo per seguire la problematica. Inizialmente, il blocco alle importazioni di patate da seme doveva entrare in vigore dal primo aprile, ma è già slittato tutto a giugno, fortunatamente, dato che i mesi di aprile e maggio sono molto importanti per le patate da seme."

"Abbiamo contatti regolari con i nostri membri, la Commissione Europea e la federazione russa per le patate. Per quanto riguarda le patate da seme, la Russia dipende dall'Europa: ecco perché hanno deciso di rimandare. Per quanto riguarda le patate da consumo, la faccenda è diversa; queste si possono prendere da Egitto, Pakistan o Cina, ma non che anche qui non si vedano problemi! La Russia non mostra i denti a tutti, non solo all'Europa! Vogliono che gli altri si attengano ai loro desiderata.

"Non è ancora chiaro se il blocco delle importazioni entrerà realmente in vigore dal primo giugno, anche perché è in programma un meeting nella seconda metà di maggio. In sè, potrebbe non essere un grande svantaggio per gli esportatori di patate da seme, dato che gran parte della stagione si è ormai conclusa. I prodotti che accuseranno maggiori fastidi saranno quelli coltivati in vivaio."

Grandi volumi
"Le aziende produttrici, in ogni caso, stanno seguendo gli sviluppi della situazione. Si parla infatti di volumi che vanno dalle 25 alle 30.000 tonnellate. Quanto prima si farà chiarezza, tanto meglio si potrà programmare la produzione. Il problema non verrà comunque risolto da un giorno all'altro. Può essere veramente frustrante commerciare con la Russia. D'altra parte, si tratta spesso di volumi talmente grandi che i problemi vengono messi da parte. Prevedo tuttavia che solamente le aziende altamente specializzate continueranno ad investire in Russia. Naturalmente ci sono dei rischi e bisogna quindi avere dei buoni contatti e un margine di ammortizzamento nel caso qualcosa vada storto con i pagamenti."

"Oltre al blocco delle importazioni della Russia, ci stiamo impegnando anche nella riforma del regolamento fitosanitario, che fa parte della normativa sulle sementi. La proposta sul tavolo ci sembra buona, quindi prevediamo che ce ne occuperemo presto. Inoltre, ci stiamo occupando anche della prossima riforma della PAC-Politica Agricola Comune, con particolare riguardo al fatto che il settore patate sia fuori dal sistema delle sovvenzioni. Noi intendiamo mantenere tale status. Il settore viene aiutato solo nel caso si presentino gravi crisi di mercato, come quella determinata dall'E.coli-EHEC del 2011."

Traduzione FreshPlaza Italia. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: