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Riunione pubblico accertamento, 8 maggio 2013

La Pesca di Bivona (AG) vicina al riconoscimento IGP

E' fissata per l'8 maggio 2013, nell'aula consiliare del Comune di Bivona (provincia di Agrigento), la "riunione di pubblico accertamento" richiesta dal Ministero per le Politiche agricole per il riconoscimento del marchio comunitario IGP (Identificazione Geografica Protetta) per la "PescaBivona". Oltre ai funzionari dello stesso ministero, saranno presenti i produttori e le organizzazioni professionali e di categoria.


Lavorazione e confezionamento delle pesche di Bivona

Dopo un decennio circa di pratiche burocratiche, è giunto al termine il laborioso iter che ratificherà a livello comunitario che la produzione di pesca a polpa bianca, già indissolubilmente legata al territorio che ricade nei comprensori montani di Alessandria, Bivona, Cianciana, Santo Stefano Quisquina e San Biagio Platani, è differente da ogni altra della stessa tipologia prodotta in qualunque altra zona.

Erano, infatti, gli inizi degli anni 2000 quando i produttori di pesche decisero di porsi l'ambizioso progetto: iniziate le pratiche e gli studi, condotti anche da docenti della Facoltà di Agraria dell'Ateneo palermitano oltre che dalla Soat di Cianciana, si sono poi costituiti nella "Società Consortile Pescabivona Srl". Agli studi e alla redazione del disciplinare di produzione hanno contribuito anche l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia ed il Dipartimento di Scienze agrarie e degli alimenti dell'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. A collaborare con la Società consortile in questo processo è stato il dottore agronomo Massimo Petruzzelli.

"La PescaBivona – ha detto il sindaco di Bivona Giovanni Panepinto - è il nostro fiore all'occhiello, viene coltivata su oltre mille ettari di terreno del comprensorio: valorizzarla significa non solo rendere merito a un prodotto di eccellenza, ma anche rilanciare l'economia. E con il marchio Igp riconosciuto da Bruxelles, dopo il percorso difficile e rigoroso che abbiamo affrontato con caparbia negli anni, i produttori potranno conquistare il mercato internazionale, dopo aver già raggiunto quello nazionale con la grande distribuzione".

"Importanti istituti hanno confermato le ottime e peculiari qualità sensoriali, le buone qualità nutrizionali della nostra Pescabivona. I quattro ecotipi (Murtiddara, Bianca, Agostina e Settembrina) – ha aggiunto l'assessore per le Politiche agricole Vincenzo Balsamo - presentano caratteri distintivi e di pregio che insieme agli studi relativi all'identità genetica avvalorano l'origine e la specificità della Pescabivona, assicurandone la qualità e la reputazione che il nome stesso evoca. Per tali ragioni, è risultata essere un'ottima candidata all'ottenimento di marchi di origine".
Data di pubblicazione: