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Batteriosi del kiwi: si avvicina il periodo ottimale per i trattamenti con Amylo-X

La fioritura del kiwi è il periodo ottimale per intervenire contro il batterio Psa con Amylo-X, il fungicida/battericida a base di Bacillus amyloliquefaciens subspecie plantarum ceppo D747.

La strategia prevede 2-3 trattamenti, a seconda della durata della stessa fioritura, con un dosaggio di 1,5 kg/ha - o di 1 kg/ha se si eseguono 3 trattamenti - a partire dalla rottura dei bottoni fiorali per tutta la fioritura.
 
Questo intervento permette di abbattere la presenza del batterio patogeno sulla pianta e, in particolare, a livello fiorale.

Amylo-X
non ha alcuna azione curativa, agisce preventivamente sulle piante ancora sane riducendo drasticamente i rischi di successive, infezioni e quindi la possibilità di colonizzazione e di moltiplicazione del batterio a livello dei fiori e del polline.

Durante febbraio e marzo 2013, Biogard Divisione di CBC Europe ha organizzato nei principali areali produttivi del kiwi diversi incontri di aggiornamento per divulgare i nuovi risultati ottenuti contro la batteriosi con l’applicazione di Amylo-X.

Oltre a confermare l’efficacia del prodotto quando applicato in fioritura, gli incontri hanno portato a conoscenza di numerosi tecnici anche l’aspetto più innovativo, ovvero che Amylo-X può essere utilizzato anche durante l’intera stagione vegetativa e che il microrganismo persiste sulle foglie per oltre 20 giorni.

Per tale motivo, B. amyloliquefaciens può essere impiegato, in prevenzione, quando le condizioni termo-igrometriche sono favorevoli all’attacco del batterio patogeno. Durante gli incontri è stato più volte ribadito che Amylo-X è parte della strategia di difesa e contenimento contro il Psa, che comprende anche l’impiego di formulati rameici (come Heliocuivre S), e di appropriate operazioni agronomico-colturali (quali potature e concimazioni) in linea con una corretta gestione delle piante di kiwi soprattutto se soggette ad attacchi da parte del Psa.



Negli incontri del 28 febbraio 2013 a Latina e del 12 marzo 2013 a Valeggio sul Mincio (VR), al rientro da un viaggio in Nuova Zelanda, era presente anche Giorgio M. Balestra (nella foto sopra) del DAFNE dell’Università della Tuscia che ha presentato i confortanti risultati conseguiti in differenti areali di actinidia, su piante di A. chinensis e di A. deliciosa in presenza di Psa.

Operando adeguatamente per la riduzione dell’inoculo e mantenendo un’elevata attenzione e pulizia degli impianti, le applicazioni dell’agente di biocontrollo hanno permesso di registrare un soddisfacente contenimento della batteriosi sia in fioritura, sia durante l’intera stagione vegetativa, permettendo di convivere con il patogeno.

Per informazioni:
Area Tecnica Biogard

Tel.: (+39) 0547 630336
Email: [email protected]