Marocco
Nella regione di Agadir, quest'anno le superfici destinate a melone sono inferiori, forse a causa della mancanza di precocità che si era registrata nel 2012.

A Marrakech e Kenitra, si registra un calo significativo delle superfici. Nessuna avversità climatica ha interessato le produzioni in questa annata; le colture sono belle, anche se eterogenee.

A Dakhla si coltivano circa 300 ettari, ad Agadir-Taroudant da 400 a 500 ettari in serra e sotto tunnel, mentre a Marrakesh–Kenitra si parla di circa 1.000-1.100 ettari, in serra e in mini tunnel di tessuto/non tessuto.

Riepilogando, a Dakhla si stanno concludendo in questi giorni le raccolte di marzo-aprile. A Marrakech stanno terminando le raccolte del prodotto sotto serra iniziate attorno al 25 marzo.
Le raccolte dei frutti in mini tunnel tessuto/non tessuto sono iniziate verso il 20-25 aprile, ma il picco è atteso tra fine aprile e il 10 maggio circa. In avvio anche la raccolta del melone Charentais in pieno campo.
Ad Agadir, infine, sono in corso le raccolte del prodotto sotto serra.
Si sta verificando un calo significativo delle superfici e una forte eterogeneità in termini di rese e calibri, in funzione della professionalità degli operatori.
Spagna
Ad Almeria la maggior parte dello Charentais verde è sotto serra: 300-400 ettari pronti tra aprile e maggio che entrano in forte concorrenza con il prodotto proveniente dal Marocco.
Nella Murcia si coltiva perlopiù Charentais giallo, per cui si osserva un lieve aumento della superficie e una ricerca della precocità. Il clima è stato favorevole agli impianti precoci in mini tunnel a febbraio, meno positivo a marzo.
Attualmente è in corso l’allegagione dei frutticini sotto teloni.

Se, dunque, ad Almeria diminuiscono le superfici destinate a Charentais verdi, nella regione di Murcia si segnala un leggero aumento delle superfici con più piantagioni precoci sotto mini tunnel in tessuto/non tessuto.
Le raccolte dovrebbero partire attorno al 10-15 maggio per le primizie più precoci sotto mini tunnel, per poi continuare in giugno e luglio a seconda del clima e dell'allegagione durante il mese di maggio.
Francia
Nel bacino sud-orientale, le superfici sono pressoché costanti, circa 5.400 ettari tra grandi tunnel (650 ha), mini tunnel tessuto/non tessuto e sotto teloni (3.400 ha) e pieno campo (1.350 ha). Un lieve calo delle superfici in Provenza è compensato da un leggero aumento in Linguadoca, grazie alla diffusione degli impianti sotto telone.
Nella zona sud-occidentale, ci sono circa 3.800 ettari dedicati al melone Charentais, di cui 100 sotto grandi tunnel, 1.700 ettari sotto mini tunnel e teloni e 2.000 ettari in pieno campo. In generale, si nota un leggero calo delle superfici con disparità tra le strutture.
Nel bacino centro-occidentale, la superficie complessiva destinata a Charentais equivale a 5.200 ettari, di cui 30 sotto grandi tunnel, 2.100 sotto mini tunnel e teloni e 3.070 in pieno campo. Anche qui va segnalata una leggera contrazione delle superfici.

In conclusione, anche in Francia si è verificato un leggero calo delle superfici, con disparità tra le strutture, e un clima avverso durante il mese di marzo e i primi giorni di aprile.
Nella Francia sud-orientale, un'annata non precocissima farà partire le raccolte intorno al 10 maggio nei tunnel riscaldati, verso il 20-25 maggio nei tunnel non riscaldati e a inizio giugno per i mini tunnel, a seconda del clima di maggio.
Nella Francia sud- e centro-occidentale, il clima molto freddo e umido in marzo e inizio aprile ha indotto un ritardo dei trapianti e un inizio difficile per le piante. Per saperne di più, occorrerà capire come sarà il mese di maggio.
Nonostante un leggero ritardo, il melone Charentais francese sarà presente sul mercato intorno al 10 maggio, le raccolte in tunnel riscaldati sono attese dal 20-25 maggio. Per i prossimi mesi, le previsioni in termini di volumi dipenderanno dall'allegagione delle colture.