"Rispetto alla previsione di una riduzione dei quantitativi, abbiamo commercializzato quasi il 40% di kiwi in più rispetto alla stagione precedente." A dichiararlo a FreshPlaza è Alessandro Pernigo dell'azienda veronese Frutta C2, aggiungendo: "E' vero che abbiamo acquisito nuovi fornitori, ma questo aumento si deve soprattutto al fatto che le rese produttive nel nostro territorio si sono rivelate maggiori delle aspettative; in alcuni casi hanno raggiunto fino al 30% in più rispetto alle previsioni."
E' opinione di Alessandro che il mercato domestico abbia confermato la tendenza degli ultimi anni: "I consumi di prodotto sono stati contenuti e, di conseguenza, anche la richiesta. In Italia noi non operiamo sui mercati all'ingrosso, ma vendiamo praticamente solo ad alcune catene della Grande distribuzione organizzata (GDO)."
"Le aspettative che avevamo ad inizio campagna sono state rispettate piuttosto tardi nel corso della stagione - spiega Alessandro - Dobbiamo ancora tirare le somme, ma l'impressione è che le medie non si siano alzate ai livelli che ci attendavamo prima del raccolto."
"I nostri clienti hanno accettato con difficoltà la richiesta, ad inizio stagione, di un prezzo decisamente superiore alla campagna precedente, il quale è comunque risultato non sufficiente per noi a ripagare il costo d'acquisto del kiwi in campagna. La tendenza si è invertita a partire dai mesi di febbraio e marzo, durante i quali le quotazioni per il kiwi si sono fatte più interessanti, complice la riduzione dell'offerta. Oggi i prezzi sono buoni, ma ormai la stagione volge al termine."
Secondo Alessandro, in Europa il trend è stato molto simile a quello del mercato domestico. "Per quanto riguarda le vendite verso le destinazioni oltremare, abbiamo iniziato un po' in ritardo perché i prezzi richiesti dai clienti ad inizio stagione erano simili a quelli del mercato europeo e, a nostro avviso, non giustificavano il 'rischio mare'." In linea con gli anni precedenti, Frutta C2 ha esportato oltre il 60% dei kiwi disponibili.
"Un discorso a parte merita la Corea del Sud, mercato che quest'anno abbiamo approcciato insieme al consorzio Kiwifruit of Italy con il marchio comune Kiway (vedi notizia su FreshPlaza del 28/03/2013) - sottolinea Alessandro - E' stato il primo esperimento di otto grandi aziende private che mettono da parte i propri interessi personali e decidono di non competere su un mercato molto esigente e potenzialmente molto interessante. Ognuno di noi avrebbe potuto facilmente spedire i propri container in maniera indipendente in Corea, come si fa da anni in tutto il resto del mondo, e invece abbiamo condiviso le informazioni ed unito le forze per servire in esclusiva un solo importatore, fornendogli anche il supporto per promuovere il nostro prodotto nei punti vendita."
Per quanto riguarda invece la competizione da parte del prodotto estero, Alessandro conclude affermando: "La Grecia quest'anno ha registrato una produzione abbondante e pertanto nei paesi dell'Est Europa, ma non solo, la competizione si è sentita molto, almeno fino alla fine di febbraio. Il loro kiwi è stato offerto a prezzi decisamente inferiori ai nostri, e questo ci ha creato non poche difficoltà."
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Alessandro Pernigo
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