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Domenico Paschetta nuovo presidente di Confcooperative Piemonte

Ieri 22 aprile a Torino si è riunito il Consiglio regionale di Confcooperative Piemonte, che ha eletto il presidente e i vice presidenti che guideranno l'organizzazione nei prossimi anni. All'unanimità è stato eletto presidente Domenico Paschetta, già alla guida di Confcooperative Cuneo. I vice presidenti sono Mario Sacco (vice presidente vicario) e Andrea Ferraris.


Da sinistra: Domenico Paschetta, presidente di Confcooperative Piemonte, e Maurizio Gardini, presidente nazionale di Confcooperative

Paschetta ha ringraziato i consiglieri per la fiducia accordatagli e in particolare Giovenale Gerbaudo, che, dopo sette anni a guida di Confcooperative Piemonte, e un lungo e riconosciuto impegno in Confcooperative, ha deciso di lasciare l'incarico e di favorire un rinnovamento della classe dirigente.

Domenico Paschetta ha garantito un "vigoroso e rigoroso gioco di squadra", per imprimere un ulteriore sviluppo della cooperazione piemontese, che, nonostante la crisi economica, mostra di reggere.

Sono 1.160 le cooperative aderenti a Confcooperative Piemonte, con oltre 31.500 occupati e un fatturato che, escludendo le Banche di Credito Cooperativo, che da sole hanno una raccolta superiore a 7.500.000.000 euro, ammonta a oltre 2.600.000.000 euro. Sono dati sostanzialmente stazionari rispetto agli anni precedenti, che mostrano la tenuta della cooperazione.

L'organizzazione regionale esprime tuttavia forte preoccupazione per il prossimo futuro: si registra una crescente sofferenza dal punto di vista finanziario e di liquidità, specie nelle cooperative di lavoro e nelle sociali, soprattutto a causa dei noti ritardi nei tempi di pagamento, da parte di privati e pubblica amministrazione.

Il presidente nazionale di Confcooperative Maurizio Gardini, presente all'evento, ha dichiarato che il futuro Governo dovrà tenere conto di alcune priorità: il rilancio del lavoro e dei consumi, la soluzione al problema dei ritardi nei pagamenti della pubblica amministrazione, la semplificazione della burocrazia: "Finora le cooperative hanno tenuto: dall'inizio della crisi nel 2008 a metà 2012 abbiamo creato in Italia 150.000 posti di lavoro in più. Ora cominciamo a sentire i contraccolpi della crisi".
Data di pubblicazione: