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Il gruppo di contatto sull'aglio tra Italia, Francia e Spagna si e' incontrato a Voghiera

Il 18 e 19 aprile 2013, nella prestigiosa cornice della Delizia di Belriguardo, nel territorio di Voghiera (FE), patria del rinomato "Aglio di Voghiera DOP", in presenza della presidente del Consorzio di tutela Neda Barbieri, si è tenuto il primo incontro del 2013 del Gruppo di contatto dell'aglio europeo tra Italia, Francia e Spagna.



Nella due-giorni, i rappresentanti dei tre paesi hanno discusso gli aspetti produttivi e commerciali dell'aglio e su come i produttori europei possano unirsi in un percorso aggregativo per valorizzare l'aglio europeo, oggi minacciato dalla concorrenza cinese.

Nel mondo, infatti, con 17,5 milioni di tonnellate (circa il 75% della produzione totale) il primo paese produttore è la Cina, che alimenta anche una forte corrente di esportazione verso l'Europa e che spesso è in grado di influenzare il prezzo dell’aglio sul mercato mondiale.

In Europa, il principale produttore è la Spagna, con circa 140.000 tonnellate prodotte prevalentemente nelle regioni di Castiglia-La Mancha e Andalusia. La Spagna è anche il primo paese esportatore europeo e spedisce il suo aglio prevalentemente al mercato italiano e a quello francese, ma anche a Regno Unito e Germania. In Francia, la produzione si attesta intorno alle 20.000 tonnellate, di cui circa l'80% costituito da aglio bianco, coltivato soprattutto nel sud-est e nel sud-ovest del paese. In Italia, nel 2012, su una superficie di 2.980 ettari sono state prodotte 27.000 tonnellate non sufficienti a soddisfare il fabbisogno interno, anche perché circa un terzo della produzione viene esportata.

La prima giornata dei lavori è stata dedicata ad alcune visite tecniche presso le aziende aderenti al Consorzio dell'Aglio Bianco di Voghiera, costituito da imprese di piccole e medie dimensioni che coltivano e confezionano individualmente il prodotto secondo le indicazioni del Consorzio che ne cura l'immagine e la valorizzazione.


Da sinistra a destra: Antonio Escudero, presidente dell'ANPCA, Francesco Delfanti della Delfanti Trade, Silvia Carpio del Gruppo Cico Mazzoni, Christiane Pieters di ANIAIL e Luciano Trentini del CSO.

Nella seconda giornata, in un incontro moderato da Luciano Trentini del CSO di Ferrara, gli operatori del settore hanno posto l'attenzione sulle difficoltà commerciali del 2012, quando i prezzi di mercato hanno subito una flessione rispetto all'anno precedente; ciascuna delegazione ha inteso spiegare le cause di ordine produttivo e commerciale.



Per l'Italia, Francesco Delfanti (nella foto sopra) del gruppo Delfanti Trade ha spiegato come l'inverno particolarmente nevoso del 2012 e il successivo andamento siccitoso della primavera-estate abbiano condizionato pesantemente la produzione.

Si è quindi discussa l'opportunità di dare vita a un'organizzazione europea dei produttori di aglio per difendere gli interessi di un prodotto che - pur vantando numerosi riconoscimenti di qualità, quali l'Aglio Bianco di Voghiera Dop e l'Aglio Bianco Polesano Dop - non sempre riesce a remunerare convenientemente gli agricoltori, a fronte di una produzione italiana ed europea spesso non sufficientemente valorizzata e di un'immissione sul mercato non abbastanza programmata.

Christiane Pieters, presidente di Aniail in rappresentanza della delegazione francese, Antonio Escudero, presidente Anpca, e Iulio Bacete in rappresentanza del Tavolo spagnolo dell'Aglio, hanno messo in evidenza come in Francia e in Spagna esistano associazioni che raccolgono le istanze dei produttori e di coloro che immettono il prodotto sul mercato. In Italia, invece, persiste un'atavica difficoltà a fare sistema che spesso impedisce di operare nelle migliori condizioni.

Oggi le politiche si fanno a Bruxelles - hanno ricordato alcuni dei partecipanti - quindi è necessario che il Gruppo di contatto preveda di utilizzare anche le reti esistenti a livello europeo, cui trasferire le istanze per rendere più competitiva la produzione europea.



Ugualmente al centro dei lavori sono state le problematiche fitosanitarie, per le quali è necessario creare una rete di conoscenze che permetta una loro rapida soluzione, come la necessità di disporre di seme sano e di studi più approfonditi sul Fusarium proliferatum e su altre patologie.

"La presenza all'incontro di alcuni rappresentanti del Consorzio dell'Aglio Rosso di Sulmona e del Consorzio dell'Aglio Bianco Piacentino - afferma Luciano Trentini - potrebbe aprire in futuro un momento di confronto sui temi legati alla valorizzazione dell'aglio italiano, il quale necessita un'opera di divulgazione del proprio valore presso i consumatori, non solo come condimento ma anche per i suoi effetti benefici sulla salute."

In conclusione dei lavori, Cristiane Pieters di Aniail ha dato appuntamento ad ottobre, in Francia, per il prossimo incontro del gruppo di contatto.
Data di pubblicazione: