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BION 50 WG: la batteriosi del kiwi ha un nuovo avversario

Il cancro batterico, altrimenti noto come "batteriosi del kiwi," o Pseudomonas syringae pv. actinidiae (PSA) è un'avversità che negli ultimi anni ha destato molta preoccupazione fra i coltivatori di actinidia, non solo per la gravità dei danni che apporta alla coltura e alle produzioni, ma anche per la scarsità di mezzi tecnici adatti alla difesa in campo.

Alla luce di queste mancanze e dei primi promettenti risultati sperimentali, le Organizzazioni di Produttori e i Servizi Fitosanitari di alcune regioni hanno attivamente supportato la richiesta di registrazione temporanea di BION 50 WG per il contenimento di questa batteriosi.

Il 12 aprile 2013 è stato firmato il decreto (Registrazione di emergenza fitosanitaria ai sensi dell'art. 53, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1107/2009) che autorizza l'uso di BION 50 WG nella lotta contro il cancro batterico dell'actinidia (PSA). Tale registrazione sarà valida per un periodo di 120 giorni a partire dalla data del decreto.

A base di acibenzolar-S-metile, BION 50 WG è un attivatore delle difese naturali delle piante, formulato in granuli idrodispersibili. Il prodotto è già da tempo impiegato nel contenimento delle batteriosi del nocciolo, del pesco e del pomodoro, come pure viene impiegato per contenere le proliferazioni di Erwinia amylovora, agente del "fuoco batterico" del pero e, da quest'anno, anche del melo.

BION 50 WG mostra una differente modalità d'azione rispetto ai prodotti attualmente usati contro la PSA, come per esempio i formulati rameici e microbiologici, oltre ad avere una elevata mobilità all'interno dei tessuti vegetali. La sua sostanza attiva agisce infatti attivando i sistemi naturali di difesa delle piante rendendole più resistenti alla penetrazione e alla diffusione del patogeno.

Per queste ragioni BION 50 WG va utilizzato preventivamente e va visto come un utile strumento da integrare con gli attuali accorgimenti agronomici per il contenimento della malattia promossi dai Servizi Fitosanitari e dalle strutture tecniche.

Nelle sperimentazioni di campo e di laboratorio su PSA, BION 50 WG ha già mostrato risultati promettenti che gli sono valsi la registrazione temporanea. E' in corso comunque da parte di Syngenta un piano di sperimentazione per ottenere la registrazione definitiva.

Raccomandazioni di impiego
BION 50 WG va impiegato tramite applicazioni fogliari alla dose di 200 g/ha.

In caso di applicazione su impianti giovani si raccomanda di diminuire il dosaggio adeguandolo alle dimensioni delle piante.

L'epoca ottimale d'impiego è compresa tra la fase di prime foglie distese a quella di formazione dei frutticini, indicativamente fino alla prima metà di giugno.

La registrazione di emergenza prevede un numero massimo di 6 interventi per stagione da cadenzare a intervalli di 21 giorni, rispettando un intervallo di sicurezza di 90 giorni.

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Syngenta è uno dei principali attori dell'agro-industria mondiale. Il gruppo impiega più di 26.000 persone in oltre 90 paesi che operano con un unico proposito: Bringing plant potential to life (Sviluppare il potenziale delle piante al servizio della vita).

Attraverso la nostra eccellente competenza scientifica, la nostra presenza su scala mondiale e l'impegno nei confronti dei nostri clienti, aiutiamo ad accrescere la produttività delle colture, a proteggere l'ambiente e a migliorare la salute e la qualità della vita. Per maggiori informazioni su Syngenta potete consultare il sito web www.syngenta.com e www.syngenta.it.

Data di pubblicazione: