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Sugli agrumi, il Sudafrica potrebbe avviare una controversia contro l'Unione Europea

Secondo il Dipartimento sudafricano dell'agricoltura (DAFF), il Sudafrica potrebbe avviare un processo di risoluzione delle controversie nei riguardi dell'Unione Europea, in risposta alla decisione di vietare le importazioni di agrumi dal paese in caso di presenza di segni della fitopatia CBS (Citrus Black Spot, o macchia nera degli agrumi - vedi notizia su FreshPlaza del 01/03/2013).

L'intenzione dell'UE di vietare l'importazione degli agrumi sudafricani "è più severa di quanto sia scientificamente giustificato", ha spiegato il DAFF in una email informativa. Data la gravità della questione, il DAFF, insieme ad altri dipartimenti chiave del governo sudafricano stanno prendendo in considerazione l'avvio di altri processi paralleli per risolvere la controversia.

Secondo il dipartimento la CBS provoca alla frutta solo macchie "superficiali", e non si può diffondere tramite frutta già raccolta. In Sudafrica, il settore degli agrumi rappresenta un valore di circa 6,5 ​​miliardi di rand (pari a 733 milioni di dollari), secondo le stime del Governo, e l'Europa è uno dei mercati d'esportazione più importanti. Il Sudafrica è il più grande esportatore mondiale di arance e di pompelmi da consumo fresco.

"Sulla base di un crescente numero di prove scientifiche", il DAFF continua a ritenere che i requisiti imposti dall'UE siano troppo rigidi. "Nel contesto commerciale internazionale, ci sono diversi meccanismi di risoluzione delle controversie disponibili per affrontare la questione", ha commentato il dipartimento sudafricano

Fonte: businessweek.com

Traduzione FreshPlaza Italia. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: