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Israele: contestata l'IVA su frutta e verdura

La Società Israeliana per la Medicina di Famiglia ha rilasciato una dichiarazione forte al governo, opponendosi al prelievo di imposta sul valore aggiunto (IVA) sui prodotti ortofrutticoli. I medici sostengono che l'aggiunta di un 17% (o un eventuale 18%, se aumentato) causerebbe gravi danni a lungo termine per la salute pubblica.

La società ha rivelato che i gruppi socioeconomici più bassi della popolazione soffrirebbero maggiormente, perché non sarebbero in grado di permettersi frutta e verdura freschi.

Chi si oppone al tentativo di introdurre l'IVA sulla frutta come mezzo per aumentare le entrate, spiega che se la popolazione cominciasse a consumare meno ortofrutta o cibi più ricchi di zucchero, l'aumento della spesa medica annullerebbe le maggiori entrate provenienti dall'imposta.

Fonte: jpost.com

Traduzione FreshPlaza Italia. Tutti i diritti riservati.

Data di pubblicazione: