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Francia: coltivatori di funghi champignon schiacciati dalla concorrenza estera

Da due generazioni, i Moioli producono i famosi champignon di Parigi. Oggi però questa tradizione rischia di scomparire, schiacciata dal peso della concorrenza internazionale. "In Francia è difficile battere la concorrenza straniera perché la mano d'opera è più costosa e c'è un costo per la produzione in cantina elevato. All'estero è tutto automatizzato, affidato all'informatica. Noi abbiamo occhio, siamo abituati a stare in cantina a capire le fasi di coltivazione degli champignon".

Quest'antica sapienza che risale al XIX secolo, con l'industrializzazione ha subito una pesante battuta d'arresto: nel 2011 la Francia ha prodotto solo 100.000 tonnellate di funghi, tre volte di meno dei Paesi Bassi. Ma la qualità del prodotto di Angel è riconosciuta in Francia, al punto che i consumatori vengono a comprare direttamente da lui. Una prossimità che ha permesso all'attività di Angel Moioli di sopravvivere.

"Effettivamente attraverso la filiera corta, i mercati di prossimità si riesce a valorizzare strutture come questa, che per alcuni sembrano vecchie e superate ma che sono adatta per la vendita nei mercati di zona", spiega Didier Dupin, direttore dell'associazione produttori di champignon. Per sopravvivere, Angel ha diversificato la produzione aggiungendo agli champignon anche pleurotus e funghi asiatici shiitake. Come dire, Davide strizza l'occhio a Golia: del resto la Cina stessa è un importante produttore di champignon di Parigi.
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