Cile: allo studio nuove varieta' di drupacee
La misura è stata presa dalla FIA a causa della perdita di competitività del frutto, a sua volta causata dell'uso di varietà non appropriate e dalla relativa scarsa esperienza del programma di miglioramento genetico cileno.
Il progetto avrà un costo di oltre 235 milioni di dollari, di cui il 63% verrà messo a disposizione come contributo della FIA. Tra i benefici che l'iniziativa spera di raggiungere: la riduzione dei costi del processo di valutazione delle linee varietali avanzate e lo sviluppo di un pacchetto tecnologico per lo sviluppo di nuove varietà che miglioreranno le attuali capacità scientifiche e tecniche.
Come coordinatore del progetto, Jaime Kong ha inoltre spiegato che esso permetterà di ottenere ulteriori ricavi dalla vendita delle licenze relative alle nuove varietà sviluppate, mentre aumenterà pure l'offerta di frutta di qualità e garantirà la possibilità di coprire maggiormente il mercato, migliorando così la competitività dell'industria cilena delle drupacee nel suo complesso.
L'anno scorso le esportazioni di frutta a nocciolo sono state pari a 612,4 milioni dollari, in crescita del 25% rispetto al 2010, un valore che pone le esportazioni di drupacee tra le categorie più importanti del settore della frutta, accanto a uva da tavola, mele e frutti di bosco.
Tuttavia, l'industria della frutta a nocciolo si basa sulle esportazioni del prodotto fresco, soprattutto verso gli Stati Uniti, i mercati europei e quelli latinoamericani. L'elevata concentrazione viene determinata principalmente dal rapido deterioramento sperimentato dal prodotto durante la conservazione a 0° C.
Fonte: UPI
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