La produzione prevede: insalatina e valeriana per tutto il periodo dell'anno e, dalla primavera all'autunno, anche rucola e spinacino. Tutte baby leaf, ovvero insalate "giovani" da sfalcio che vengono selezionate, lavate e confezionate in buste o vassoi, singoli o in mix, dall'industria.
La Libellula serve i principali trasformatori italiani di insalate in busta. Una ridottissima parte è destinata alla prima gamma e a commercianti per l'esportazione. Il prodotto è pallettizzato in casse prevalentemente di proprietà del cliente e trasportato all'industria con camion frigo aziendali.
FreshPlaza ha contattato Alessandro Lubrano, titolare dell'azienda, per fare il punto della campagna.
Alessandro, qual è l'andamento del mercato e dei prezzi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno?
"I prezzi non stanno subendo differenze rispetto al 2012. Tuttavia, rispetto ad anni precedenti, non abbiamo visto settimane di vendite particolarmente buone. Ciò a causa di un'offerta superiore alla domanda e della crisi della domanda stessa. Nel corso degli anni, l'aumento delle superfici coltivate destinate agli ortaggi di quarta gamma sta portando a un decremento del prezzo riconosciuto ai produttori primari."
Quali sono le sfide maggiori per chi vuole esportare?
“Diverse aziende agricole, per lo più al sud Italia, si stanno specializzando verso l'esportazione. Le aziende devono tuttavia avere dimensioni sufficienti o appoggiarsi a società commerciali che garantiscano un'ottimizzazione della logistica e la continuità di fornitura. La produzione della nostra zona entra nel culmine nei mesi in cui i paesi esteri, ad esempio del nord Europa, producono essi stessi. Sicuramente, la stagnazione della domanda interna renderà necessaria la ricerca di nuovi canali di sbocco commerciale: per un articolo come la valeriana, tipico prodotto invernale bergamasco, potrebbe ad esempio esserci spazio nel periodo autunno-primaverile."
Si sente di fare una previsione per il futuro?
"La crisi dei consumi e il già accennato aumento delle superfici coltivate, con una domanda ormai satura, renderanno sempre più difficile la vendita del prodotto in surplus ai contratti stipulati", conclude Alessandro Lubrano.
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