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Riforma della PAC: le novita’ in pillole

La commissione Agricoltura del parlamento europeo ha approvato le modifiche alla riforma della PAC 2014-2020. Il voto ha riguardato i pagamenti diretti, lo sviluppo rurale, l'OCM Unica, il regolamento orizzontale sulla gestione e il monitoraggio. Il dibattito finale con i risultati può essere rivisto collegandosi al sito web dell'europarlamento.

Il regolamento di monitoraggio
Le novità approvate in Commissione prevedono l'introduzione di importanti strumenti di flessibilità per gli Stati membri. Per i paesi a programmazione regionale, per esempio, sarà possibile compensare le somme non utilizzate di uno o più programmi di Sviluppo rurale con somme spese oltre tale limite da altri Programmi, sempre di sviluppo rurale.
 
Greening
Sul fronte del Greening, cioè la componente ambientale legata ai pagamenti diretti, il mancato rispetto dei requisiti non influenzerà l'erogazione dei pagamenti di base. In caso di conferma per gli anni successivi degli importi percepiti l'anno precedente, gli agricoltori potranno presentare domande di pagamento pluriennali.
 
Agricoltori in difficoltà
Previste anche misure di sostegno per le Regioni i cui agricoltori versano in gravi difficoltà finanziarie a seguito di condizioni eccezionali: in questo ambito, gli Stati membri potranno incrementare fino all'80% (anziché del 50% per i pagamenti diretti e del 75% per lo sviluppo rurale) la percentuale degli anticipi sulla PAC.
 
Centralità delle imprese e dei redditi degli agricoltori
Riguardo ai pagamenti diretti, allo sviluppo rurale e all’OCM Unica, gli emendamenti approvati rispecchiano quei criteri cardine che hanno sempre guidato il lavoro della commissione Agricoltura del parlamento europeo. Obiettivo: maggiore flessibilità di applicazione delle misure, meno burocrazia e definizione di strumenti di gestione delle crisi di mercato. Un mix di obiettivi che rimettono al centro le imprese e i redditi degli agricoltori.
 
Pagamenti diretti: 44 milioni di euro in più all'Italia
Altre novità: si segnala il nuovo criterio di ripartizione delle risorse che non permetterà a nessuno Stato membro di percepire meno del 65% della media UE e che si tradurrà per l'Italia in un aumento di circa 44 milioni di euro annui a regime.
 
Distribuzione degli aiuti diretti
In merito alla distribuzione degli aiuti all'interno degli Stati membri, maggiore attenzione sarà dedicata ad aree e settori dove una riduzione degli aiuti troppo repentina potrebbe impattare negativamente sui redditi degli agricoltori. Ciò significa che al termine del periodo di applicazione delle nuove regole (2020) i premi non saranno ridotti di più del 30% rispetto al primo anno di applicazione (2015). Gli Stati Membri potranno adottare un proprio sistema di convergenza interna per uniformare una parte dei titoli di pagamento. Un sistema flessibile in cui la componente Greening potrà essere distribuita proporzionalmente per ogni singolo agricoltore e insieme al pagamento di base.
 
Le novità del Greening

Anche le aziende con certificazione ambientale / agricoltura biologica, che già rispettino pratiche agro ambientali di sviluppo rurale, avranno automaticamente diritto ai pagamenti verdi, così come saranno esonerate anche le aziende il cui 75% della superficie è coltivata a riso.
 
Diversificazione delle colture
Quanto alla diversificazione delle colture, saranno esonerate le aziende con superficie inferiore ai 10 ettari, mentre per le superfici tra 10 e 30 ettari saranno previste almeno due colture e sopra i 30 ettari tre colture. Si ricorda che la proposta della Commissione europea prevedeva tre colture per tutte le superfici superiori ai 3 ettari.

(Fonte: Veneto Agricoltura)
Data di pubblicazione: