I mandarini rappresentano l'80% dell'export peruviano di agrumi
Come dichiarato dal direttore generale di Procitrus, Sergio del Castillo: "Nell'esportazione dei mandarini il paese è molto competitivo, a differenza di arance o limoni, che vengono esportati di meno. Produciamo varietà senza semi e facili da sbucciare (easy peeler), prodotti richiesti sia dal mercato estero che da quello interno."
Del Castillo riferisce che la produzione annuale di agrumi in Perù si avvicina alle 100.000 tonnellate, di cui il 40% sono arance, il 31% mandarini, il 28% limoni e solo l'1% sono pompelmi.
"Il Perù esporta quasi il 20% dei mandarini che produce, mentre nel caso di arance o limoni, le spedizioni all'estero rappresentano l'1% o il 2% della produzione" riferisce Del Castillo.
"La varietà di limoni che produciamo viene consumata in gran parte solo da peruviani e non dal mercato estero. Questi consumatori preferiscono l'altra varietà nota come lime" ha detto.
Del Castillo ha sottolineato che il mercato locale per le arance paga bene, quindi non c'è un forte incentivo per l'esportazione.
Ha aggiunto che gli agrumi non hanno un prezzo elevato sul mercato internazionale, a differenza di altri frutti come l'uva, ma in media costano un dollaro al chilogrammo. Tuttavia il loro rendimento in produzione è molto più alto, tra 70 e 80 tonnellate per ettaro.
La produzione di arance è concentrata negli altopiani centrali (nella regione di Junín), mentre i mandarini e i pompelmi sono coltivati sulla costa centrale (Lima e Ica), i limoni vengono invece coltivati sulla costa Nord (Piura e Lambayeque).
"Nel 2012, le esportazioni hanno raggiunto un valore complessivo di 80 milioni di dollari, con una crescita del 14% rispetto all'anno precedente. Per quest'anno, si stima un'esportazione di almeno 100 tonnellate", ha concluso Del Castillo.
Fonte: Andina
Traduzione FreshPlaza Italia. Tutti i diritti riservati.