Svezia: scoperto contrabbando di aglio del valore di 10 milioni di euro
La Svezia, in qualità di membro dell'Unione Europea, impone un dazio doganale del 9,6% sulle importazioni di aglio proveniente dalla Cina, mentre la Norvegia, non essendo uno Stato membro dell'UE ma in possesso di un accordo di libero scambio con l'UE, non impone alcuna tassazione. Con l'accordo di Schengen in atto tra le due nazioni, tuttavia, è relativamente semplice che il trasporto di un carico oltre il confine passi inosservato.
Il dazio elevato per l'esportazione di aglio cinese verso l'UE è entrato in vigore nel 2001 ed ha portato, nonostante le intenzioni fossero quelle di scoraggiare le importazioni, ad un aumento delle attività di contrabbando. I responsabili di queste attività sono riusciti a intascare milioni evitando il pagamento dell'imposta sulle importazioni.
Solo l'anno scorso, la polizia di Regno Unito, Irlanda, Austria e Polonia ha arrestato dei contrabbandieri per aver importato illegalmente aglio all'interno dell'Unione Europea per un valore di almeno 3 milioni di Euro.
Thomas Ahlstrand, pubblico ministero, ha riferito ai media svedesi: "Stiamo parlando di un grande giro di denaro e di operazioni redditizie. Le spedizioni di aglio interessate sono numerose."
L'Ufficio Anti-Frode Europeo ha cominciato le indagini già nel 2010. Proprio a giugno di quell'anno, infatti, è stato scoperto un camion che trasportava oltre confine 28 tonnellate di aglio illegale.
Si stima che, prima di questo carico, siano state trasportate illegalmente dalla Norvegia verso l'Unione Europea circa 1.200 tonnellate di aglio in un arco di tempo di 18 mesi.
Fonte: independent.co.uk
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