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La Rete Rurale europea premia le migliori pratiche per l'innovazione rurale, tra cui quelle per la patata di APPE

La Rete Rurale Europea ha raccolto ed analizzato le migliori pratiche per l’innovazione rurale realizzate nei 25 paesi dell’unione: 7 i casi studio che sono stati scelti come esempi più interessanti in grado di fornire spunto per la prossima programmazione 2014-2020 del secondo pilastro.

Tra questi quello che ha attuato delle vere e proprie filiere dell’innovazione proposto dalla Regione Emilia-Romagna, per il miglioramento delle tecniche di produzione e marketing della patate presentato da l’A.P.P.E. (Associazione produttori patate emiliano-romagnoli).

Nell’ambito del proprio Programma regionale di Sviluppo rurale (PSR) 2007-2013, la Regione Emilia-Romagna ha predisposto un meccanismo incentivante che ha fatto cooperare: produttori, trasformatori e commercianti che sono e restano, per altri versi, tra loro in concorrenza sui mercati.

Le unità scientifiche coinvolte nel progetto hanno sviluppato e messo a punto le innovazioni di processo insieme alle strutture di lavorazione e commercializzazione, mentre i consulenti ne hanno curato l’applicazione presso le aziende di produzione, infine uno specifico corso di formazione ha consentito l’estensione delle nuove tecniche ad altri produttori.

Il progetto di innovazione è stato realizzato in collaborazione con l’altra associazione attiva nel mondo della patata in Emilia-Romagna, l’ASSOPA; il lavoro comune tra queste due aggregazioni riunisce così tutto il mondo della produzione e rappresenta un ottimo esempio di sinergia.

L’innovazione introdotta ha consentito di disporre di varietà di patate selezionate negli ambienti tipici di coltivazione in Emilia-Romagna e, quindi, più adatti alle specifiche condizioni climatiche e pedologiche. Le selezioni sono state valutate anche in base alle caratteristiche estetiche e merceologiche dei tuberi, senza trascurare le qualità culinarie ed organolettiche: sono, infatti, state testate anche le caratteristiche del prodotto sottoposto a cottura, in funzione del contenuto e della stabilità degli antiossidanti naturali e dell’amido.

L’innovazione introdotta ha consentito di aumentare notevolmente la qualità della produzione di patate migliorando le prospettive di commercializzazione e di reddito per tutte le componenti coinvolte ed a differenza degli altri casi studio proposti dalla Rete Rurale europea nell’incontro di Bruxelles del mese scorso, siamo già arrivati ad un livello di applicazione spinto sul territorio con un forte coinvolgimento anche finanziario del mondo privato.

Cofinanziamento privato che rappresenta la miglior garanzia di un interesse concreto e diretto del mondo produttivo e anche il miglior feedback per il mondo scientifico e della ricerca.

La Regione Emilia-Romagna ha utilizzato i finanziamenti di più Misure del PSR per sviluppare progetti integrati molto innovativi, come quello selezionato, per migliorare la produttività e l’organizzazione del sistema agricolo emiliano romagnolo.

L’obiettivo è la messa a punto di una forte innovazione (Misura 124) per poi utilizzare in modo sinergico la formazione e la consulenza (Misure 111 e 114), per favorirne l’immediata applicazione e le misure ad investimento per dare corpo produttivo ed economico ai risultati.

Il punto di forza di questo meccanismo incentivante sta nella sua capacità di promuovere la cooperazione interprofessionale e di sfruttare in modo sinergico tutte le fonti di finanziamento del FEASR.
Data di pubblicazione: